martedì 11 novembre 2014

Otto donne morte e 60 ferite durante una sterilizzazione di massa in India...





Decine di donne si sono sentite male dopo un intervento offerto dal governo per la pianificazione familiare


Si erano ritrovate per sottoporsi volontariamente all’intervento di sterilizzazione offerto dal governo statale, ma otto di loro sono morte e molte altre, una sessantina, si sono sentite male dopo l’operazione.

NESSUNA NEGLIGENZA - Gli ufficiali dello stato indiano di Chhattisgarh si sono affrettati a dire che le indagini saranno approfondite, ma che per ora non c’è traccia di negligenza, ma qualcosa dev’essere andato storto se quasi tutte le 80 donne operate sabato scorso si sono sentite male e se il 10% di loro è morto a due giorni di distanza.
LA STERILIZZAZIONE VOLONTARIA - Si tratta di una pratica comune in India, per quanto molto discussa, dove i governo statali offrono la sterilizzazione tra i metodi di pianificazione familiare. La offrono al punto di retribuire con una somma di denaro  o con beni di consumo (dalle auto alle lavatrici) le donne che si sottopongono volontariamente all’intervento, in casi come questo praticato da squadre esperte che girano il paese di città in città. In questo caso si trattava di una piccola cittadina a un centinaio di chilometri da Raipur, la capitale dello stato.La pratica solleva polemiche, perché ovviamente fa breccia più tra i poveri e gli emarginati che tra i benestanti, nelle campagne più che nelle città. Ma con un miliardo e trecento milioni di abitanti e tassi di fertilità che ancora spingono il numero verso l’alto, le polemiche hanno ceduto il passo all’emergenza superiore.
UNA STRAGE - Le donne sottoposte all’intervento hanno tutte accusato gli stessi sintomi, prima un abbassamento della pressione, al quale si sono poi aggiunti il poi vomito e altre manifestazioni di malessere. Secondo il portavoce del governo Sonmani Borah sarebbero ora 24 quelle in condizioni gravi.
80 INTERVENTI IN 5 ORE - Secondo quanto riferisce il quotidiano indiano Indian Express tutte e 80 sarebbero state operate in appena cinque ore da un chirurgo e dal suo assistente, personale esperto che secondo il governo non ha commesso negligenze, ma una media di 16 interventi in un’ora lascia intendere un agire non certo rilassato e qualcosa comunque dev’essere andato storto durante gli interventi, durante i quali le donne sembrano aver contratto tutte la medesima infezione. A peggiorare le cose il fatto che l’ospedale locale non è attrezzato per accogliere un tale numero di pazienti, che così sono state assistite all’aperto fino a che non si è riuscito a trasferirle in altri ospedali della regione.
MILIONI D’INTERVENTI ALL’ANNO - Tra il 2013 e il 2014 in India sono state portate a termine più di 4 milioni di sterilizzazioni senza che siano sfociate in stragi del genere, i 569 risarcimenti per morti tra il 2009 e il 2012, anche se sembrano un numero notevole, nell’economia degli enormi numeri indiani si avvicinano molto alla normalità statistica, soprattutto tenendo conto delle condizioni precarie nelle quali sono spesso chiamati a operare i sanitari indiani, ben lontani dal 10% (minimo) di decessi registrato in questo caso
(Giornalettismo)

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