venerdì 7 novembre 2014

Isis, ucciso il miliziano francese esperto di bombe...



In un raid Usa è stato eliminato David Druegeon, jihadista esperto in esplosivi che operava in Siria per il Khorasan Group, un gruppo di veterani di al Qaida


                                         David Druegeon

L'Isis perde un uomo importante. Durante un raid Usa è stato ucciso David Druegeon, un jihadista francese esperto di esplosivi e membro chiave di un agguerrito nucleo di veterani di al Qaida operativo in Siria, il poco noto Khorasan Group. Il drone Predator ha fatto centro nella regione settentrionale siriana di Idlib, dove il jihadista si era rifugiato dopo essere sfuggito ad un precedente attacco missilistico avvenuto a settembre. Secondo la Difesa statunitense, Druegeon è stato colpito mentre viaggiava a bordo di un'auto e con lui sarebbe morta anche una seconda persona.

I precedenti. Già il 22 settembre, in occasione della prima ondata di bombardamenti alleati, il jihadista francese era finito assieme al leader del gruppo Muhsin al-Fadhli nel mirino delle forze americane che quella notte hanno martellato con i caccia, i bombardieri, i droni e 47 missili Tomahawk i jihadisti dello Stato Islamico, del Fronte al Nusra e del Khorasan Group nel nord del Paese. Dopo giorni di incertezze, il Pentagono aveva però dovuto ammettere che i due erano ancora vivi. Per gli Stati Uniti, Drugeon, che ha circa 25 anni, è stato sin dall'inizio della campagna in Siria un obiettivo di alto valore. L'intelligence Usa ritiene che sia stato particolarmente attivo nel facilitare i movimenti dei combattenti islamici da e per l'Europa e soprattutto nella pianificazione di attentati dinamitardi in Usa e Europa, grazie alla profonda conoscenza di esplosivi che ha acquisito in Pakistan, dove era andato giovanissimo per unirsi alle forze di al Qaida che combattevano contro gli Usa in Afghanistan.

Secondo varie fonti, c'era lui al centro dell'allarme terrorismo dello scorso luglio, secondo cui dei jihadisti avevano pianificato di far saltare in aria aerei di linea con dentifrici-bomba o con abiti-bomba, o ancora con laptop e smartphone trasformati in micidiali ordigni. Un allarme che aveva portato ad un giro di vite alla sicurezza negli aeroporti americani e europei e aveva anche accelerato l'avvio delle operazioni alleate in Siria proprio per far saltare il piano che oramai veniva dato come «in uno stadio avanzato». Del resto, secondo varie fonti la strategia del Khorasan - che opera in coordinamento con la leadership tradizionale di al Qaida e il suo braccio siriano Fronte al Nusra - non prevede la conquista e il controllo di territori, come l'Isis, di cui è avversario, ma piuttosto la realizzazione di spettacolari attentati antioccidentali. E per questo che l'atra primula rossa del gruppo, il leader Muhsin al-Fadhli, rimane uno dei target primari sulla 'kill-list' americana in Siria.

(Globalist)

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