mercoledì 5 novembre 2014

Amnesty International accusa Israele di ‘crimini di guerra’...





Amnesty International ha accusato Israele di crimini di guerra durante la sua campagna a Gaza.
Un dossier redatto mercoledì scorso denuncia l’“insensibile indifferenza” con cui Israele ha abbattuto le case nella zona più densamente popolata della striscia, attaccando civili innocenti. Ma il report aggiunge che alcuni crimini sarebbero stati commessi anche dai militari palestinesi.
La guerra di quest’estate-durata 50 giorni e che ha ucciso più di 2.100 palestinesi molti dei quali civili e 72 israeliani di cui 6 soldati  ha visto infatti un’inesauribile serie di violenze protrarsi quotidianamente dall’una e dall’altra parte.
Il Ministero degli Esteri israeliano ha respinto però le conclusioni del rapporto, dicendo che “Amnesty ignora i crimini di guerra perpetrati da Hamas”. Ma l’associazione che si occupa di diritti umani ha portato a testimonianza della ‘sentenza’ ben 8 casi in cui le forze israeliane avrebbero attaccato case a Gaza senza preavviso, uccidendo “almeno 104 civili, tra cui 62 bambini”.
“Il rapporto mostra un modello di attacchi contro abitazioni civili da parte delle forze israeliane che mostra un disprezzo sconvolgente per la vita dei civili palestinesi, i quali non hanno avuto nessun avvertimento né possibilità alcuna di fuggire”, ha dichiarato Philip Luther, direttore di Amnesty per il Medio Oriente e nord Africa.
Amnesty ha invitato sia Israele che i palestinesi ad “aderire allo statuto di Roma della Corte Penale Internazionale, permettendo così di fare luce sui crimini commessi e in Israele e nei territori palestinesi occupati”.
Il governo di Netanyahu ha dichiarato quindi che Amnesty avrebbe completamente ignorato i “crimini di guerra documentati” da parte di Hamas, come ad esempio l’uso di scudi umani, il deposito di munizioni e l’assalto ai centri abitati da civili israeliani, oltre che a scuole, ospedali e moschee.
Ma anche Israele sta conducendo le sue personali indagini sulla campagna di Gaza di quest’estate. Secondo il ministro degli Esteri ben 90 sarebbero i casi di violazione indagati dal governo israeliano.
(Il Journal)

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