In Siria nasce un nuovo gruppo di guerrieri che combatterà tanto il dittatore quando il califfato
In Siria, lacerata dalla guerra civile, invasa dalle truppe dei miliziani dello Stato Islamico, sta per nascere una nuova – l’ennesima – forza combattente di cui ancora non conoscono bene le origini ma che ha chiarissimi i suoi obiettivi.
Un fronte armato comune di insorti siriani contro il regime di Damasco e contro lo Stato islamico è stato annunciato nelle ultime ore nel nord-ovest del Paese. Secondo quanto riferito dai media panarabi il leader del «Fronte dei rivoluzionari di Siria» dette anche le “Brigate dei Martiri”, Jamal Maarouf, ha parlato ieri di fronte a un centinaio di miliziani, esponenti dei principali gruppi armati del nord della Siria.
Maaruf ha affermato che «la battaglia della moderazione» li vedrà impegnati contro «due Stati: lo Stato di Assad e lo Stato di Baghdadi», in riferimento al leader dello Stato islamico Abu Bakr al Baghdadi. «Gli uomini della Siria libera combatteranno per togliere l’assedio ad Aleppo e punteranno su Dayr az Zor e Raqqa», ha aggiunto Maaruf in riferimento a territori in mano, in parte o del tutto, alle forze lealiste e ai jihadisti di Baghdadi. A questo appello si sono uniti altri fronti militari comuni anti-regime nel centro e nel sud della Siria.
(Il Journal)

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