19 giorni di sete
Yarmouk è il nome del più grande affluente del fiume Giordano, ma anche il nome del più grande campo profughi palestinese del medio oriente, la capitale della diaspora palestinese, divenuto ormai un quartiere organico e vivace di Damasco... o almeno così era prima che eruttassero i combattimenti tra l'esercito lealista ed i rivoluzionari siriani e la conseguente decisione del regime di Assad di cingere d'assedio il campo, oltre 2 anni fà. Sono centinaia di migliaia i siro-palestinesi (e non) che hanno abbandonato Yarmouk ed oggi il campo vive una nuova fase del medievale e disumano assedio che ha già portato alla morte per fame di quasi 300 persone: il taglio completo dell'acqua potabile, di cui il campo non viene più rifornito dall'8 settembre. In questo video, girato oggi, un abitante del campo spiega che l'orto in cui avevano piantato melanzane, nel tentativo di produrre un po' di cibo per la sussistenza del quartiere assediato, stia ormai appassendo: oramai nel campo c'è solo l'acqua (calcarea e non potabile) dei pozzi e quell'acqua non si può usare per irrigare l'orto, bisogna berla e quindi, in prospettiva, scegliere tra l'ammalarsi a causa dell'acqua sporca o morire di sete.'
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