(Il Journal)
C’è molta Cina oggi sulle home page dei giornali on line del mondo. O meglio c’ molta Hong Kong con la protesta che ormai non è più solo degli studenti. così mentre le agenzie ufficiali cinesi ignorano il fatto come se non stesse accadendo – in puro stile dittatoriale – l’Hong Kong Herald, il Washington…
C’è molta Cina oggi sulle home page dei giornali on line del mondo. O meglio c’ molta Hong Kong con la protesta che ormai non è più solo degli studenti. così mentre le agenzie ufficiali cinesi ignorano il fatto come se non stesse accadendo – in puro stile dittatoriale – l’Hong Kong Herald, il Washington Post, il Guardian, sia pure sotto la notizia della riforma sanitaria inglese, lo Spiegel ne danno ampio conto.
Il Camberra Times invece parla della minaccia della Cina di interrompere i rapporti con l’Australia se l’emittente televisiva ABC continuerà a fare i reportage televisivi sugli Uiguri con la stessa giornalista.
In Europa Le Figaro annuncia la giornata di sciopero di tutti i liberi professionisti francesi per protesta contro la riforma preparata dal ministro Macron, mentre il giornale di Barcellona, El Mundo, scrive della mobilitazione dei catalani contro la decisione dell’Alta Corte di Madrid che ha respinto il referendum.
Infine El Informador dal Messico riporta che il paese, pur sollecitato, non farà parte della colazione anti Is.









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