giovedì 25 settembre 2014

Pedofilia: il Papa rimuove un vescovo in Paraguay...





"Ha coperto gli abusi". Altri due sotto accusa: il cileno Órdenes e il peruviano Gabino Miranda.

Un alro colpo a sorpresa di papa Francesco, che ha deciso di eliminare tutta una catena di pedofili arrivati ai vertici dlela Chiesa cattolica.
Il Papa ha disposto stamattina lo spostamento dalla diocesi Ciudad del Este in Paraguay di monsignor  Rogelio Ricardo Livieres Plano, nominando al suo posto come "amministratore apostolico" mons. Ricardo Jorge Valenzuela Rios.
Livieres è accusato tra l'altro di malversazione e copertura di abusi sessuali di preti della sua diocesi.
Ma ci sono, dopo il caso Wesolowski, altri prelati sotto accusa in Vaticano per pedofilia. Due vescovi sarebbero sotto inchiesta. Dalle notizie che vengono fatte trapelare oltre le mura di San Pietro sarebbero il cileno Marco Antonio Órdenes (nella foto), cui il Sant’Uffizio ha proibito di esercitare le funzioni, e del peruviano Gabino Miranda Melgarejo, allontanato dalla sua diocesi l’anno scorso. Ma, a differenza di Wesolowski, non possono essere arrestati perché non sono cittadini vaticani. Possono subire, invece, il processo canonico.


Wesolowski rischia 7 anni

L'ex nunzio Jozef Wesolowski, posto agli arresti domiciliari nei locali del Collegio dei Penitenzieri, nel Palazzo del tribunale vaticano, all'interno delle mura leonine rischia una pesante condanna per abusi su minori e possesso di materiale pedopornografico. Monsignor Wesolowski sarà processato in base alle norme in vigore prima della riforma penale del 2013. Il prelato rischia una pena tra i 6 e i 7 anni di carcere, oltre a eventuali aggravanti. Lo ha detto il responsabile della Sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi. Il processo si aprirà tra fine 2014 e inizio 2015.. È stato Papa Francesco a volere che si intervenisse con energia.

È la prima volta che il Vaticano arresta un altissimo prelato, un ex nunzio accusato di pedofilia. E lo fa nel proprio Stato, con il suo tribunale interno. visti i gravi fatti di abuso a danni di minori,

Gravi abusi sui minori

L'ex arcivescovo polacco Jozef Wesolowski, ex rappresentante diplomatico della Santa Sede nella Repubblica Dominicana, si sarebbe reso rsponsabile di gravi fatti di abuso a danni di minori.
La notizia dell'arresto, anticipata ieri da Enrico Mentana nell'edizione serale del Tg La7, non arriva completamente inaspettata per gli addetti ai lavori, ma che è sicuramente un fulmine a ciel sereno per tutto il mondo, che aspetta da Bergoglio segnali di "rivoluzione" rispetto al passato.


Aveva già avuto una condanna, ma...

Il monsignore polacco, infatti, aveva già avuto una condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato laicale dall'ex Sant'Uffizio per abusi sessuali su minori. Ma che al momento aveva soltanto limitato i movimenti costringendolo a stare a Roma. Con la possibilità di rimandare a dopo l'appello canonico la parte penale.


Il Papa ha voluto accelerare

Invece, come ha spiegato in una nota il portavoce vaticano padre Federico Lombardi, su espressa volontà del Papa si è avuta un'accelerazione senza precedenti: il Promotore di Giustizia del Tribunale di prima istanza dello Stato della Città del Vaticano ha convocato l'ex nunzio Mons. Wesolowski, a carico del quale aveva avviato un'indagine penale.
"Al prelato - ha spiegato padre Lombardi - già condannato in prima istanza dalla Congregazione della Dottrina della Fede alla riduzione allo stato laicale al termine di un processo amministrativo penale canonico, sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana".L'ex nunzio Jozef Wesolowsk, 66 anni,i è stato arrestato dagli agenti della Gendarmeria vaticana. L'ex arcivescovo era in Vaticano.

Ieri sera la notizia dell'arresto in Vaticano

"L'iniziativa assunta dagli organi giudiziari dello Stato è conseguente alla volontà espressa del Papa, affinché un caso così grave e delicato venga affrontato senza ritardi, con il giusto e necessario rigore, con assunzione piena di responsabilità da parte delle istituzioni che fanno capo alla Santa Sede": ha detto il portavoce della sala stampa vaticana, padre Federico Lombardi.

La notizia data per prima dal Tg7

L'arresto di Wesolowski (nella foto), sotto inchiesta per pedofilia, è stato inizialmente reso noto dal Tg de La 7. Secondo quanto riportato dal Tg di Enrico Mentana, monsignor Wesolowski, che ha già avuto una condanna canonica di primo grado che lo ha visto ridotto allo stato clericale dall'ex Sant'Uffizio per abusi sessuali su minori, sarebbe stato arrestato questo pomeriggio intorno alle 17.


Agli arresti domiciliari

Monsignor Wesolowski è agli arresti domiciliari in Vaticano. Lo ha detto padre Federico Lombardi, spiegando che la decisione è stata presa in relazione alle condizioni di salute dell'ex nunzio.
All'ex nunzio, aggiunge padre Lombardi, sono stati notificati i capi di imputazione del procedimento penale avviato a "suo carico per gravi fatti di abuso a danni di minori avvenuti nella Repubblica Dominicana". 

(ilsalvagente.it)

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