Non ci sono più solo gli studenti a manifestare nelle strade e nelle piazze della città autonoma cinese dove la gente vuole più democrazia
Ha rotto il silenzio dopo giorni di proteste il governatore di Hong Kong Leung Chun-ying per definire illegali le manifestazioni ma anche per promettere genericamente «ulteriori consultazioni» su una riforma elettorale. Le proteste non più solo degli studenti contro i limiti imposti dalla Cina ai candidati alle elezioni del 2017 però proseguono.
La città rimane in parte paralizzata dal movimento: oltre mille persone sono riuscite a superare le barriere della polizia e hanno circondato il palazzo del governo, altri attivisti bloccano le strade del centro, anche nel quartiere della finanza. Uno dei leader del movimento Benny Tai ha formalizzato il «fallimento» nell’attuare riforme politiche da parte del “chief executive” a cui si chiede ore un nuovo rapporto che «rifletta in modo adeguato le richieste per la democrazia» della gente di Hong Kong. «Se non risponderà ci sarà una escalation delle nostre azioni di protesta», ha affermato.
La protesta degli studenti a cui si è affiancato il movimento Occupy Central è iniziata dopo che il governo cinese ha annunciato che la lista dei candidati alle elezioni avrebbe dovuto essere prima validata da una apposita commissione. Dall’inizio della protesta lunedì sono rimaste ferite almeno 34 persone, fra cui 4 agenti di polizia e 11 dipendenti del governo. Sono 74 le persone arrestate, fra cui il leader storico della protesta, il giovane Joshua Wong.
La polizia di Hong Kong ha usato i gas urticanti, lacrimogeni e gli idranti per disperdere i manifestanti che erano riusciti a radunarsi intorno al palazzo del governo. Il governatore CY Leung aveva poco prima definito le proteste «illegali» e sollecitato la gente a non parteciparvi. «Io e il mio governo ascoltiamo con attenzione la gente», ma contro chi protesta saranno adottate «azioni decise», aveva affermato. Dopo l’azione della polizia, gli studenti si sono raggruppati nel vicino Parco Tamar.
(Il Journal)

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