di Stefano Iannaccone
La sigla è stata indicata come il primo obiettivo dei bombardamenti in Siria. Ma perché?
Il nome del gruppo Khorasan era semi-sconosciuto fino a poche settimane fa. Eppure ora è indicato come il pericolo numero uno del terrorismo islamico di matrice internazionale.
L’organizzazione, infatti, appartiene alla galassia di Al Qaeda e ha sfruttato la guerra civile in Siria per trovare una nuova base operativa. Perciò è finita nel mirino dei bombardamenti statunitensi, tanto che i funzionari hanno parlato di un “pericolo imminente” in relazione a questa sigla della galassia jihadista.
Cos’è il gruppo Khorasan?
Il gruppo terroristico prende il nome di una regione storica che occupava parte di Iran, Turkmenistan, Uzbekistan, Tagikistan e Afghanistan. La sede dell’organizzazione è proprio l’Iran, prima che in Siria si aprisse una prateria per sviluppare le azioni lontano dagli occhi e dalle orecchie delle intelligence internazionali.
La connessione con Al Qaeda è stata certificata dal legame con Jabhat al Nusra, la componente qaedista presente in Siria e ridimensionata sotto il profilo mediatico dall’avanzata dell’Is del Califfo Abu Bakr al Baghdadi. Dunque, il gruppo Khorasan dovrebbe (in questi casi il condizionale è fondamentale) essere in competizione con i jihadisti dello Stato islamico
Chi è il leader del gruppo Khorasan
Muhsin al Fadhli è la giovane “stella” della galassia terroristica islamica. A 33 anni, infatti, è considerato da tempo una figura molto influente all’interno di Al Qaeda. Secondo i servizi segreti era stato informato da Osama Bin Laden dell’attentato alle Torri Gemelle dell’11 settembre 2001. E all’epoca al Fadhli era appena 19enne.
Nella sua carriera ha conquistato il ruolo di comandante, combattendo su vari fronti, in primis Afghanistan, Iraq e Cecenia. Successivamente si è dedicato al reclutamento di miliziani, verosimilmente tra il Pakistan e l’Afghanistan, cercando di ingrossare le fila della sua cellula.
Gli Stati Uniti hanno messo una taglia di 7 milioni di dollari sulla testa di Muhsin al Fadhli.
Gli obiettivi del gruppo Khorasan
A differenza dell’Is (o Isis se vogliamo usare la vecchia denominazione), il Khorasan punta a colpire l’Occidente attraverso attentati terroristici. L’obiettivo del Califfato è secondario, in quanto le decisioni politiche centrali sono assunte dal capo di Al Qaeda, Ayman al Zawahiri.
In tal senso lo Stato islamico di Abu Bakr al Baghdadi fornisce una sorta di copertura mediatica: mentre l’Occidente teme le minacce dei tagliatole dell’Is, la cellula di Al Qaeda può progettare “in silenzio” attacchi sanguinosi contro cittadini europei e statunitensi.
(Il Journal)

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