mercoledì 24 settembre 2014

Ucciso un leader dei Boko Haram in Nigeria...



Camerunensi e nigeriani rivendicano la sua uccisione, che ha provocato segni di sbandamento tra gli islamisti




Camerun e Nigeria si contendono l’onore di aver ucciso «Shekau» o almeno la persona che lo impersonava nei più recenti video diffusi dai Boko Haram, l’uccisione del quale sembra aver provocato una crisi negli uomini della formazione islamista, tanto che alcuni si sarebbero arresi alle forze nigeriane.


I BOKO HARAM CHE SI ARRENDONO - Secondo i militari nigeriani una cinquantina di Boko Haram si sarebbero arresi alle forze di Abuja  nei pressi di Kawuri, teatro peraltro di sanguinosi scontri nei giorni scorsi attorno a Konduga, nello stato del Borno. A determinare la svolta non sarebbe stata la sconfitta militare, ma l’uccisione di Abubakar Shekau (in copertina), il leader che era apparso nei più recenti video diffusi dagli estremisti che infestano il Nord della Nigeria.
LA DISPUTA CON IL CAMERUN - I nigeriani hanno smentito anche l’esistenza di raid aerei da parte dell’aviazione del Camerun in territorio nigeriano. Proprio i militari dell’Armee Camerounaise hanno infatti rivendicato l’uccisione di Shekau, mostrando anche le foto della presunta vittima, uccisa dai bombordamenti disposti per rispondere a un massiccio tentativo d’infiltrazione dalla Nigeria nei pressi della località di Ftokol. Presunta perché intorno alla figura del capo guerrigliero c’è solo mistero e confusione, tanto che secondo i nigeriani quello ucciso nei giorni scorsi sarebbe già la seconda persona che ne veste i panni, anche se comunque si tratterebbe di un importante capo militare e non è la prima volta che se ne annuncia la morte per poi vederlo apparire in qualche video. Secondo un teoria il vero Shekau sarebbe morto da tempo e il nuovo non sarebbe l’originale, anche se agli effetti del suo comando sui Boko Haram poco cambia.
GLI STATI UNITI NON AIUTANO - I recenti successi in battaglia non hanno comunque portato novità sul fronte delle centinaia di donne e ragazze rapite dai Boko Haram, si parla di una trattativa per uno scambio di prigionieri che si sarebbe arenata e nulla più, mentre il governo nigeriano si è per la prima volta lamentato pubblicamente dell’assistenza (non) ricevuta dagli americani. Gli Stati Uniti avrebbero fornito solo intelligence datata e starebbero bloccandoanche i tentativi nigeriani d’acquisire armi e mezzi utili alla lotta contro i Boko Haram, come nel caso di una fornitura d’elicotteri americani usati da Israele.
(Giornalettismo)

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