mercoledì 24 settembre 2014

L’Ebola rischia di portare al collasso i paesi dell’Africa occidentale...



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Secondo l'International Crisis Group «Il grosso problema sociale in aggiunta all'epidemia creerebbe disastri forse impossibili da gestire»




L’epidemia di Ebola rischia di trasformarsi in una crisi politica che potrebbe spazzare via tutti gli sforzi fatti negli anni per stabilizzare l’Africa occidentale, riporta la BBC.  Secondo l’International Crisis Group (ICG): «I paesi più colpiti ora devono affrontare il caos e rischiano collasso». L’epidemia di Ebola ha causato 2.811 morti, soprattutto in Guinea, Liberia e Sierra Leone. Secondo le Nazioni Unite il numero di persone infette potrebbe arrivare a 20.000 entro novembre e secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) questo potrebbe accadere se non vengono intensificati gli sforzi per arginare l’epidemia.
(Lapresse-AP Photo/Nati Harnik)
(Lapresse-AP Photo/Nati Harnik)

I PAESI DELL’AFRICA OCCIDENTALE RISCHIANO IL COLLASSO - Sia la Liberia che la Sierra Leone si stanno riprendendo da brutali guerre civili e la Guinea ha visto colpi di stato e gravi disordini a sfondo etnico. «Un collasso sociale in aggiunta all’epidemia creerebbe disatri forse impossibili da gestire»,ha scritto l’ICG in una nota. Infatti la Liberia ha una popolazione di 4,2 milioni tra i quali vi sono solo 51 medici, 978 tra infermieri e ostetriche e 269 farmacisti, menre la Sierra Leone ha una popolazione di 6 milioni di persone, 136 medici, 1.017 tra infermieri e ostetriche e 114 farmacisti. Per questo motivo la comunità internazionale deve fornire più personale e risorse «Non solo per dare una aiuto immediato, ma anche per i problemi a lungo termine in modo da rinforzare la governance e ricostruire i sistemi sanitari», sostiene l’ICG. L’epidemia di Ebola ha messo in luce la mancanza di fiducia dei cittadini nei confronti dei loro governi in una società che è «già fragile di per sè», ha aggiunto l’organizzazione. Nel breve periodo è previsto un incontro all’Assemblea Generale della Nazioni Unite e New York per cercare di capire in che direzione muovere i prossimi passi. Infatti nei paesi colpiti dall’epidemia sono previste impennate nei prezzi dei generi alimentari con drastiche diminuzioni della disponibilità di cibo, motivo per cui sarà necessario riaprire le frontiere con le adeguate misure di sorveglianza: questa deve essere la priorità per i governi dell’Africa occidentale, sostiene l’ICG.
(Giornalettismo)

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