mercoledì 24 settembre 2014

Espulsa da scuola perché indossa il niqab...





Una ragazza musulmana di 16 anni è stata espulsa dalla scuola che frequentava da cinque anni, di ritorno dalle vacanze estive. A prendere la decisione, il consiglio superiore della Camden School of London, considerato uno dei 100 migliori istituti di Londra.
La ragazza, che quest’anno ha deciso di iniziare ad indossare il niqab, si è recata a scuola con il suo abito, che permette solo agli occhi di rimanere scoperti. Una volta giunta alla Camden, la giovane è stata allontanata e per lei è stato deciso che non potrà più rimettere piede nell’istituto scolastico, fino a quando non abbandonerà il velo.
L’anno scorso, è stato il Ministro della scuola, David Laws, a nominare la Camden School tra le migliori della città, essendo stata valutata ‘eccellente’, in tutte le ispezioni che ha ricevuto. In un documento emanato dal consiglio della scuola, si nega ogni dialogo con gli studenti sulla questione, ma si fa menzione di una ‘politica dell’immagine’, che deve essere rispettata nell’istituto e che prevede che “un abito inappropriato, che offende l’onore pubblico , che impedisca ogni tipo di interazione tra studenti, deve essere bandito”. Nel comunicato si legge che “il divieto è stato stabilito molti anni fa ed è stato scritto al tempo in cui una ragazza aveva espresso il desiderio di indossare il niqab, ma gli insegnanti si erano resi conto che questo rendeva più difficile l’insegnamento”.
La scuola quindi difende la sua severa decisione, definendola ‘educativa’ e dichiara attraverso il consiglio che “gli insegnanti hanno bisogno di guardare l’intero volto degli alunni , per cogliere le espressioni del viso. Inoltre, è importante per la sicurezza della comunità scolastica, sapere chi appare sul sito ed essere in grado di vedere ed identificare gli individui”. Il fatto è che il Dipartimento dell’Istruzione ha dato piena autonomia agli istituti scolastici sulla questione ‘divisa’  e ‘sicurezza’, delegando decisioni di questo tipo ai consigli. E lo scorso anno il sindaco di Londra, Boris Johnson, aveva criticato la presenza di donne con il niqab nelle scuole, definendola “totalmente pericolosa”.
Pare, però, che di diverso avviso siano gli altri studenti che popolano la Camden School ,che hanno organizzato una petizione ‘Stop the Islamophobia’ , che ha già raccolta 700 firme. La petizione è partita da un anonimo oppositore alla decisione della scuola. “Questa scuola è rinomata per i valori di libertà di espressione e di scelta e per la visione strettamente femminista che , da sempre, c’è stata.  Dove sono finiti questi valori? “. Un’altra firmataria della petizione dichiara “è ridicolo che la scuola ci insegni a rispettare i diritti della donna e a crescere, rafforzando la nostra femminilità e poi prenda decisioni così restrittive. È un controsenso”.
Anche Londra si avvia dunque sulla strada di Parigi, dove è dal 2011 che esiste una legge che vieta di indossare il velo integrale in pubblico. Ma non bisogna andare neanche troppo lontano, per studiare questa nuova ‘tendenza’ che impazza in Europa. Lo scorso anno, gli abitanti del Canton Ticino, il più meridionale della Svizzera, hanno votato in maggioranza per iscrivere nella costituzione il divieto di utilizzare il velo, che copre il viso delle donne musulmane nei luoghi pubblici, il niqab e il burqa.
(Il Journal)

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