di Luca Pistone
Circa 6.300 persone si sono unite alle fila dello Stato Islamico in Siria a luglio, il mese successivo alla proclamazione della organizzazione jihadista di un califfato nel territorio siriano-iracheno, riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani.
Di questi nuovi combattenti, 5 mila sono siriani e 1.300 stranieri (arabi, europei e asiatici). Tra i siriani, almeno 800 provengono da altre fazioni estremiste. Degli stranieri, circa 1.100 sono combattenti entrati in Siria attraverso la Turchia e i restanti 200 erano già attivi nel paese.
Così, luglio è stato il mese in cui lo Stato Islamico ha reclutato più uomini in Siria da quando ha iniziato ad operare in questo paese nell’aprile 2013.
L’Osservatorio non ha fornito i dati relativi ad agosto, ma ha aggiunto che dalla scorsa settimana 162 persone hanno aderito allo Stato Islamico in Siria. Tra questi, 15 stranieri (quattro di loro australiani).
Queste ultime nuove reclute sono arrivate dopo che lo scorso 11 settembre il presidente statunitense Barack Obama ha annunciato la sua intenzione di intensificare l’offensiva contro lo Stato Islamico in Iraq e in Siria.
Il 29 giugno gli jihadisti dello Stato Islamico hanno proclamato la costituzione di un califfato che si estendeva dalla provincia siriana di Aleppo a quella irachena di Diyala.
(Atlas)
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