Di Stefano Consiglio
Secondo la posizione comune assunta dal Consiglio dell'Ue il 27 dicembre 2001 le organizzazioni terroristiche sono: "quei gruppi o quelle entità che sono state riconosciute dall'Unione europea come controllate direttamente o indirettamente da persone che commettono o tentano di commettere atti terroristici, partecipano a questi o ne facilitano l'esecuzione". La definizione più corretta di terrorismo, a sua volta, è stata fornita dalla Società delle Nazioni (predecessore delle odierne Nazioni Unite) nel lontano 1937 che parlava di: "fatti criminali diretti contro lo Stato il cui scopo è quello di provocare terrore nella popolazione o in gruppi di persone".
Le modalità con cui le varie organizzazioni terroristiche portano avanti i loro obiettivi sono mutate radicalmente negli ultimi 70 anni, così come gli strumenti utilizzati dai vari Stati per combatterle. Le organizzazioni internazionali, unitamente ai vari gruppi regionali quali Unione Europea, Unione Africana, hanno assunto un ruolo determinante nella lotta al terrorismo internazionale. Tra le varie organizzazioni attive oggi sul pianeta, i miliziani dell'IS sono forse il gruppo che più rapidamente ha scalato la "classifica" delle organizzazioni terroristiche più pericolose. Per meglio comprendere la portata di questa affermazione, oltre che per esaminare il fenomeno del terrorismo internazionale, forniremo un elenco delle 10 organizzazioni terroristiche di maggior successo attive oggi nel mondo. Questa classifica è stata stilata considerando la capacità delle varie organizzazioni di realizzare gli obiettivi prefissati.
10 - Il gruppo islamico armato (Algeria)
Questa organizzazione terroristica è stata creata in Algeria nel 1991 dopo che il Governo si rifiutò di riconoscere la vittoria alle elezioni parlamentari del Fronte Islamico di Salvezza. Il gruppo è balzato agli onori della cronaca quando nel 1994 ha dirottato il volo 8969 dell'Air France allo scopo di far esplodere la Torre Eiffel. L'operazione non ebbe successo in quanto l'aereo venne intercettato da un commando appartenente alle forze di sicurezza francesi che abbordò il velivolo, uccise tutti i dirottatori, e ne riprese il controllo. Attualmente il gruppo islamico è considerato una seria minaccia dal Governo algerino, che viene accusato di detenere illegittimamente il potere. Scopo ultimo dell'organizzazione è quello di creare uno Stato islamico alternativo a quello attualmente esistente. Data la remota possibilità che questo piano possa realizzarsi, il gruppo islamico armato occupa "solamente" il 10° posto in questa classifica delle organizzazioni più pericolose.
9 - L'armata islamica di Aden-Abyan (Yemen)
Questo gruppo terrorista opera allo scopo di introdurre la Sharia (la legge islamica) nei paesi arabi, in particolare nello Yemen. Nel dicembre 1998 l'organizzazione fu responsabile del sequestro di 16 turisti occidentali, 4 dei quali vennero uccisi prima che le forze di sicurezza yemenite potessero intervenire e liberare gli ostaggi. Per questo crimine venne arrestato e condannato a morte il leader dell'organizzazione, Abu Hassan, che fu giustiziato su ordine del Presidente yemenita Ali Abdullah Saleh. Questa decisione causò immediate ritorsioni da parte dei membri rimasti dell'organizzazione, che organizzarono una serie di attacchi suicidi contro le installazioni petrolifere presenti nello Yemen. La pericolosità delle Aden-Abyan Islamic Army è accentuata dalla frequente cooperazione con un altro gruppo terrorista operante nello Yemen: Al-Qaeda nella Penisola Araba. Il Governo yemenita è costretto a combattere contro i terroristi a sud, mentre nel nord si scatenano i conflitti interetnici tra sunniti e sciiti. Se ciò non bastasse il governatorato dell'Aden persegue da tempo la propria indipendenza dal Governo centrale. La vicinanza con l'Arabia Saudita, Stato leader dell'area mediorientale, rende assai complicata la creazione di uno Stato Islamico da parte dell'armata Aden-Abyan, in quanto una simile azione determinerebbe un'immediata reazione da parte dei leader sauditi. Ciò giustifica il 9° posto occupato dall'organizzazione yemenita.
8 - Le forze armate rivoluzionarie della Colombia
Questa organizzazione comunista è composta da guerriglieri che dichiarano di ispirarsi a ideologie marxiste-leniniste. Essa venne fondata nel 1964 quando il Governo colombiano, con il supporto degli Stati Uniti, attuò una vasta operazione volta a reprimere le esperienze di auto-organizzazione dei contadini, considerate una minaccia per l'integrità territoriale della nazione. Le FARC, acronimo utilizzato per indicare l'organizzazione, si finanziano attraverso un sistema di tassazione che va a colpire tutti coloro che hanno un guadagno superiore a un milione di pesos (circa 400 €), sia che esso derivi da attività lecite che da traffici illeciti. Questi soldi vengono successivamente utilizzati dalle FARC per sviluppare politiche in sostegno dei poveri oltre che realizzare il proprio obiettivo: la creazione di una democrazia popolare e socialista. E' importante sottolineare che non tutti gli Stati qualificano le FARC come un'organizzazione terroristica. Tale definizione, infatti, è utilizzata solamente dal Governo colombiano, dagli Stati Uniti e dall'Unione europea. Di recente questa organizzazione ha avviato dei negoziati con il Governo colombiano allo scopo di garantire la pacificazione del paese. Stando agli ultimi sondaggi il 72 % della popolazione appoggia il processo di pace; ciò rende assai improbabile la creazione di uno Stato alternativo da parte delle FARC che pertanto occupano l'8° posto in questa classifica delle organizzazioni più pericolose.
7 - Talebani Takrit (Pakistan)
Questa organizzazione, comunemente nota con l'acronimo TTP, è un maxi-gruppo comprendente una serie di milizie islamiche operanti lungo i confini tra Pakistan e Afghanistan. La sua creazione risale al dicembre del 2007 quando Baitullah Mehsud, primo leader dell'organizzazione, riuscì ad unire sotto un unico vessillo 13 gruppi operanti nelle regioni nord-occidentali del Pakistan. Sebbene l'obiettivo principale dell'organizzazione sia il Governo pakistano, il gruppo è responsabile per una serie di attacchi realizzati in Afghanistan, di cui il più famoso è quello compiuto a Camp Chapman il 30 dicembre del 2009. Anche se a fasi alterne la TTP ha frequentemente collaborato con Al-Qaeda, con i Talebani afghani e con altre organizzazioni terroristiche operanti sia all'interno che all'estero del paese. La possibilità per quest'organizzazione di costituire uno Stato islamico alternativo in Pakistan appaiono, ad oggi, assai remote. Le profonde differenze esistenti tra i vari gruppi che compongono la TTP, unitamente alla crescente popolarità ottenuta dall'IS, hanno indebolito non poco questa organizzazione che pertanto occupa il 7° posto nella nostra classifica.
6 - Al Shebab (Somalia)
La Somalia è uno Stato fallito sin dagli anni '90, quando i soldati inviati dall'ONU per garantire la pacificazione di questa nazione vennero richiamati a casa. Il gruppo degli Al-Shebab venne fondato nel 2006 a seguito dello scioglimento delle corti islamiche, sconfitte dal Governo provvisorio della Somalia grazie all'appoggio degli Stati Uniti. Scopo primario degli Al-Shebab è la creazione di uno Stato islamico basato sulla Sharia. L'organizzazione si prefigge anche la cacciata dei soldati stranieri presenti nel paese, in particolare le forze etiopi che cooperano con il Governo provvisorio. Il gruppo, che nel 2012 aveva raggiunto un organico di 14 mila guerriglieri, ha perso molto del suo potere a seguito di un'associazione con l'organizzazione terroristica Al-Qaeda. Le diverse posizioni assunte dai vari leader di Al-Shebab assestarono un duro colpo all'organizzazione che alla fine del 2012 poteva contare "solamente" su 4-5 mila guerriglieri. Ad Agosto 2014 il Governo somalo avviò l'operazione "Oceano Indiano" allo scopo di riconquistare i territori occupati da Al-Shebab. Nel frattempo i droni americani hanno continuato a bombardare le roccaforti dell'organizzazione, causando non pochi danni. Il 1 settembre 2014 Il ministero della Difesa americano ha annunciato che una bomba sganciata da un drone ha ucciso Moktar Ali Zubeyr, leader degli Al-Shebab. L'instabilità interna dell'organizzazione, unitamente agli indubbi successi registrati dal Governo somalo e dall'aviazione americana, collocano questa organizzazione al 6° posto della Nostra classifica.
5 - Boko Haram (Nigera)
La Nigeria è in crisi da quando nel 1999 è iniziata un'insurrezione islamica il cui scopo è quello di imporre nel paese la Sharia, la legge islamica. Dal 2009 la pericolosità di questo conflitto è aumentata a causa dei Boko Haram, un gruppo islamico armato che ha iniziato una vera e propria guerra contro l'esercito regolare nigeriano, conquistando diversi territori nelle regioni settentrionali e imponendovi la Sharia. Dal 1999 ad oggi circa 11 mila persone sono morte, con un ritmo che ha subito una brusca accelerazione negli ultimi due anni. I Boko Haram hanno come scopo primario la creazione di uno Stato islamico alternativo al governo secolare presente in Nigeria. La totale instabilità della Nigeria, in cui solo negli ultimi 8 mesi sono morte oltre 5 mila persone, colloca questo gruppo al 5° posto nella classifica delle organizzazioni terroristiche più pericolose. I militari nigeriani, infatti, hanno ammesso di non avere gli strumenti necessari a sconfiggere le milizie Boko Haram, il cui controllo della Nigeria non fa altro che estendersi.
4 - Talebani (Afghanistan)
Il termine talebani viene impropriamente utilizzato per definire i gruppi islamici estremisti operanti in Afghanistan, il cui scopo è la creazione di uno Stato islamico basato sulla Sharia. In realtà la parola Talebano ha un'origine molto antica, essendo usata per indicare gli studenti delle scuole coraniche incaricati della prima alfabetizzazione. Organizzati inizialmente come un movimento politico, ottennero il potere in Afghanistan nel 1996 attraverso la creazione dell'Emirato Islamico dell'Afghanistan. I Talebani definirono Stato questo Emirato anche se ottenne il riconoscimento a livello internazionale solamente dal Pakistan, dagli Emirati Arabi Uniti e dall'Arabia Saudita. Quando erano al potere i Talebani introdussero un sistema di regole basato su una rigida interpretazione della Sharia. Tra le varie pene introdotte vi era la mutilazione delle mani e dei piedi per i ladri. L'Emirato Islamico venne distrutto a seguito dell'invasione americana del 2001, determinando una riorganizzazione dei Talebani. L'alleanza con Al-Qaeda fu il fattore determinante che portò alla distruzione del regime instaurato dai Talebani. Dopo la distruzione dell'Emirato Islamico i Talebani si sono riorganizzati allo scopo di combattere l'esercito americano e rovesciare il nuovo Governo guidato dal Presidente Hamid Karzai. La pericolosità dei Talebani rimane elevata così come dimostrato dalle cifre riguardanti i membri attivi dell'organizzazione. Attualmente si ritiene che circa 60 mila guerriglieri stiano combattendo per la reintroduzione della Sharia in Afghanistan. Un dato che è ancora più significativo se si considera che nel 2008 il numero di Talebani era sceso a quota 11 mila. La capacità dei Talebani di destabilizzare l'Afghanistan collocano questa organizzazione al 4° posto della nostra classifica.
3 - Hamas
Anche per Hamas la qualificazione quale organizzazione terrorista non è unanime. Attualmente tale status è riconosciuto dagli Stati Uniti, da Israele, dall'Ue, dal Canada e dal Giappone. La nascita di Hamas risale al 1987, cioè all'epoca della prima intifada. Lo statuto di Hamas, in particolare, prevede la cancellazione dello Stato di Israele e la creazione, al suo posto, di uno Stato islamico palestinese. Nella Carta è scritto chiaramente che: "Non esiste soluzione alla questione palestinese se non nella Jihad". Questa posizione, inizialmente condivisa da tutti i membri di Hamas, si è andata attenuando nel corso degli anni, tanto che nel 2009 il capo dell'ufficio politico dell'organizzazione, Khaled Mesh'al, dichiarò la sua intenzione di perseguire la: "Soluzione del conflitto Arabo-Israeliano attraverso un accordo che includesse uno Stato Palestinese sui confini del 1967". Dopo la fine del recente conflitto combattuto tra Palestina e Israele, Hamas non solo ha guadagnato un'enorme popolarità presso la popolazione palestinese ma anche aumentato le proprie possibilità di realizzare, anche se non completamente, i propri obiettivi tra i quali figura, ovviamente, la nascita di uno Stato palestinese pienamente indipendente e sovrano. Per questi motivi Hamas occupa a pieno titolo il 3° posto in questa classifica.
2 - Al Qaeda
Questa organizzazione terroristica venne creata tra il 1988 e il 1989, cioè al termine della guerra russo-afghana. Il leader dell'Organizzazione, Osama Bin Laden, prese parte ai combattimenti intrapresi dai mujaheddin per resistere all'occupazione sovietica dell'Afghanistan. Appartenente ad una famiglia enormemente ricca, Bin Laden utilizzò il suo patrimonio per la creazione di un'organizzazione terroristica ramificata, il cui scopo è la creazione di un califfato islamico e l'eliminazione di qualunque influenza occidentale nei paesi musulmani. Nonostante la morte di Bin Laden, ucciso da un commando americano nel corso dell'operazione "Lancia di Nettuno", Al-Qaeda ha proseguito nella sua attività terroristica basata su attacchi suicidi e omicidi. La pericolosità di questa organizzazione, così come il suo "successo", dipendono essenzialmente dal fatto che Al-Qaeda, a differenza di altri gruppi terroristici, è attiva e presente in tutto il mondo. Per questo motivo Al-Qaeda occupa il 2° posto nella classifica delle organizzazioni più pericolose.
1 - Lo Stato Islamico (Iraq)
La nascita dello Stato Islamico (IS) ha le sue radici nell'insurrezione irachena iniziata il 18 dicembre del 2011, cioè dopo il ritiro delle truppe americane presenti in Iraq dall'inizio della Seconda Guerra del Golfo. Gruppi sunniti, responsabili di sporadici attacchi durante l'occupazione americana, iniziarono una vera e propria guerra contro il Governo sciita guidato dal Primo ministro al-Maliki. La miopia del leader iracheno, che ha adottato una politica settaria volta a concentrare il potere nelle mani degli sciiti, non ha fatto altro che gettare benzina sul fuoco e porre le basi per l'attacco sferrato dalle milizie dell'IS. Questo gruppo jihadista, rinnegato dai leader di al-Qaeda, ha combattuto per tre anni contro quella parte dell'esercito siriano fedele ad Assad. Nel giugno del 2014, approfittando dell'incapacità di al-Maliki di mantenere l'ordine pubblico, ISIS ha sferrato un violento attacco contro le regioni settentrionali del paese istituendo, successivamente, un califfato islamico alla cui guida è stato nominato al-Baghdadi. La creazione di un califfato islamico, obiettivo condiviso dalla maggior parte delle organizzazioni terroristiche islamiche attive nel mondo, colloca lo Stato Islamico al primo posto di questa classifica delle organizzazioni terroristiche più pericolose attive oggi nel mondo.
(International Business Times)

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