sabato 6 settembre 2014
Iraq, giustiziati quattordici ragazzi...
Non si ferma la scia di sangue dei miliziani dell'Is che in Iraq continuano ad uccidere. Quattordici giovani sono stati giustiziati dallo Stato islamico (ex Isis) a Mosul, nel nord dell'Iraq, dopo essere stati condannati a morte da una Corte islamica per reati che non sono stati resi noti. Lo riferisce l'agenzia irachena Nina. I corpi degli uccisi sono stati consegnati dai jihadisti all'obitorio del maggiore ospedale della città. Decine di civili sono stati rapiti. I jihadisti si erano ritirati ieri dal villaggio di Tal Ali (provincia Kirkuk), i cui abitanti avevano dato fuoco a una bandiera e a una postazione militare dell'Is. Ma stamane vi hanno fatto ritorno e hanno prelevato numerosi residenti, portandoli via con loro.
Sette soldati sono stati uccisi e 17 feriti oggi nell'esplosione di un'autobomba guidata da un kamikaze a sud della città irachena di Tikrit, in coincidenza con un'offensiva lanciata dai miliziani dello Stato islamico che cercano di prendere il controllo della strada tra la stessa Tikrit e Samarra, 50 chilometri più a sud. L'attentato è avvenuto a Sumum, una quarantina di chilometri a sud di Tikrit. Dieci chilometri più a nord, intanto, i jihadisti sono arrivati alle porte delle due cittadine di Dijla e Mutassim, costringendo la quarta divisione dell'esercito a ritirarsi verso Samarra. Nei combattimenti le forze governative di Baghdad sono appoggiate da milizie di volontari sciiti.
(Avvenire.it)
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