Non si è ancora fatto luce sulle responsabilità dell'esercito durante l'irruzione nella scuola della città. Papa Francesco ricorda l'attentato più sanguinoso della storia russa inviando una lettera ai familiari. Il terrorista sopravvissuto: "Non mi sento colpevole"
Sono passati dieci anni dalla strage di Beslan, nell’Ossezia del Nord, che tra l’1 e il 3 settembre 2004 costò la vita a 334 ostaggi, tra cui 186 bambini. In quei giorni un gruppo di 32 separatisti ceceni fece irruzione nella scuola della città sequestrando 1200 persone. I terroristi risposero al tentativo d’irruzione dell’esercito russo facendo esplodere due bombe all’interno dell’edificio e uccidendo più di trecento persone e ferendone altre 700. Le domande senza risposta, però, sono anc0ra tante e le associazioni dei familiari delle vittime chiedono chiarezza. Anche il Papa ha voluto ricordare il più grave attentato della storia russa inviando una lettera alle famiglie.
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