Già noto per i suoi interventi estremisti in diverse città italiane, l'uomo è accusato di aver mandato combattenti in Iraq e Siria.
-Redazione- Bilal Bosnic, l'imam che incitava alla guerra sanata e che ha giustificato il rapimento delle due cooperanti italiane Vanessa Marzullo e Greta Ramelli è statoarrestato ieri mattina in Bosnia, con l'accusa di finanziamento di attività terroristiche, pubblica istigazione, reclutamento e organizzazione di gruppi terroristici.Con lui sono stati arrestati almeno altri 15 islamisti; qualcuno ha partecipato in prima persona alla guerriglia in Siria.
I "tour di preghiera" di Bilal Bosnic a Bergamo (è stato ospite del gruppo Islamko Dzemat, che si riuniva in una sala comunale della Celadina), a Pordenone, alla moschea di Cremona, al centro islamico di Motta Baluffi (21 giugno 2011) erano in realtà il paravento del proselitismo di stampo jihadista lo dimostrano le perquisizioni eseguite nelle abitazioni degli arrestati: granate, fucili automatici, munizioni, attrezzature militari, centinaia di schede sim, materiale video di propaganda, bandiere dell'Isis.
"Non recluto nessuno, vi state sbagliando" aveva detto in un'intervista a La Repubblica qualche giorno fa; ma era stato lui a spingere alla conversione e al fanatismo Ismar Mesinovic, imbianchino bosniaco che viveva fino a dicembre nel bellunese. Poi ha lasciato la moglie, è andato in Siria, portando con sé il figlio di appena due anni. Ma ad Aleppo, mentre combatteva con l'esercito del Califfato, è stato ucciso con una fucilata nei primi giorni di gennaio. Il figlio sarebbe stato affidato - ma la notizia non ha ancora trovato conferma – a due donne, anche loro bosniache, residenti in Siria.
Fra gli arrestati nella maxi operazione figura anche Hamdo Fojnica, padre di Emrah, sospettato di essere complice di Mevlid Jasarevic, autore dell’attacco armato all’ambasciata Usa di Sarajevo tre anni fa. Emrah è poi morto in Siria in un attentato suicida. Secondo stime non ufficiali fino a 150 persone sono partite dalla Bosnia alla volta dell’Iraq e Siria, unendosi soprattutto al Fronte al Nustra legato ad Al Qaida. Una ventina ha perso la vita e negli ultimi mesi il numero delle partenze si è molto ridotto.
(Articolo Tre)

Nessun commento:
Posta un commento