martedì 12 agosto 2014

L’ipocrisia dei ”pacifinti” italiani...






Oltre 500 yazidi cristiani uccisi e sepolti vivi in Iraq (tra cui molti bambini), vittime dei terroristi dell’Isil, la guerra in Siria, in Sudan, in Ucraina, in Somalia. Ma in piazza per lo più si scende solo quando a sparare è Israele, in risposta alla pioggia di razzi lanciata da Hamas. E’ questa la triste realtà di quelli che dovremmo chiamare “pacifinti” italiani.
Questa amara contastatazione si rinnova ad ogni guerra: il silenzio delle Freedom Flotilla è sconcertante. I nostri scendono in piazza e protestano (per tacer di certe bacheche su Facebook) solo perGaza, ignorando – ad esempio – che in Siria sono stati massacrati decine di migliaia di palestinesi. Palestinesi come quelli di Gaza, ma di serie B forse. Perché non ne parla la politica, li dimenticano i pacifinti che tengono nel cassetto la bandiera pronta per i selfie solo quando a bombardare è Israele. E allora compaiono idiozie come i cartelli che invitano a boicottare prodotti e negozi gestiti da ebrei, eccetera.
Sul resto delle guerre, dei massacri e delle fosse comuni per lo più i suddetti tacciono. Da bravi pacifinti. E allora della fuga e delle morti dei cristiani d’Iraq non si parla, si ignorano le immagini dei terroristi che fanno sdraiare per terra centinaia di persone e iniziano a sparargli in testa come fossero animali al mattatoio. Chissà: forse che difendere i cristiani equivalga a difendere la Chiesa e allora, non sia mai.

Si ignora la Siria, dove da oltre due anni si muore in un’assurda guerra tra fazioni, in un tutti contro tutti che non ha più senso alcuno se non l’assurdità della morte e delle stragi. Anche qui, non c’è Freedom Flotilla per le vittime, vengono ignorate prove che raccontano di teste mozzate e corpi lasciati in decomposizione al sole, mentre jihadisti divertiti filmano il tutto.

Si ignora la Somalia, con le sue guerre tribali che mietono vittime da tanto, troppo tempo. E lo stesso dicasi per il Sudan. Un silenzio colpevole da parte dei nostri pacifinti, acuito anche da un’informazione spesso disattenta che sbatte in prima pagina le vittime palestinesi e dimentica quasi sistematicamente tutte le altre.
Certo, obiettivo dei pacifisti – quelli veri – dovrebbe essere quello di portare all’attenzione dei media e dell’opinione pubblica tutte le guerre e le vittime, senza bandiere politiche o di sorta. A noi, purtroppo, toccano i “pacifinti”, una specie tutta italiana.
(Diritto di Critica)

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