Tutti i 75 caschi blu filippini della Forza delle Nazioni unite per il disimpegno sul Golan (Undof), che si trovavano in una posizione rischiosa a causa di combattimenti, sono sani e salvi. Lo ha annunciato il 31 agosto l'esercito filippino. «Sono tutti al sicuro. Abbiamo lasciato la nostra posizione ma abbiamo portato con noi tutte le nostre armi», ha spiegato il luogotenente-colonnello Ramon Zagala.
Un primo gruppo di 35 soldati filippini era stato estratto dalla sua posizione il 30 agosto da veicoli blindati delle Nazioni unite, dopo che i ribelli siriani avevano portato un attacco a circa 4 km di distanza.
SCONTRO A FUOCO DI SETTE ORE. Gli altri 40 soldati - ha detto la fonte militare filippina - hanno affrontato ribelli siriani in uno «scontro a fuoco durato sette ore», per poi finalmente, approfittando della notte, raggiungere a piedi una postazione Onu a 2 km da loro. Sono stati quindi trasportati al capo Ziuani.
L'Undof conta 1.223 uomini provenienti da sei paesi (India, Fiji, Filippine, Irlanda, Paesi Bassi e Nepal). Il suo mandato è stato rinnovato per sei mesi, fino al 31 dicembre 2014.
Un primo gruppo di 35 soldati filippini era stato estratto dalla sua posizione il 30 agosto da veicoli blindati delle Nazioni unite, dopo che i ribelli siriani avevano portato un attacco a circa 4 km di distanza.
SCONTRO A FUOCO DI SETTE ORE. Gli altri 40 soldati - ha detto la fonte militare filippina - hanno affrontato ribelli siriani in uno «scontro a fuoco durato sette ore», per poi finalmente, approfittando della notte, raggiungere a piedi una postazione Onu a 2 km da loro. Sono stati quindi trasportati al capo Ziuani.
L'Undof conta 1.223 uomini provenienti da sei paesi (India, Fiji, Filippine, Irlanda, Paesi Bassi e Nepal). Il suo mandato è stato rinnovato per sei mesi, fino al 31 dicembre 2014.
Domenica, 31 Agosto 2014
(Lettera 43)

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