giovedì 28 agosto 2014

Allarme ebola, WHO avverte: i pazienti affetti dal virus potranno essere più di 20 mila...





Di Stefano Consiglio 
Un nuovo allarme viene lanciato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO). Secondo i dati pubblicati martedì 26 agosto dall'agenzia, 1.552 persone sono morte dall'inizio dell'epidemia mentre 3.069 sono i casi registrati finora in Liberia, Sierra Leone, Guinea, Nigeria e Congo. Il numero di persone contagiate dal virus sta aumentando esponenzialmente. Stando alle ricerche compiute dal WHO circa il 40% dei casi sono stati registrati nelle ultime tre settimane. Se l'epidemia dovesse mantenere questo trend, avvertono gli scienziati dell'agenzia, in breve tempo oltre 20 mila persone potrebbero essere infettate dal virus. 

Sul sito del WHO è apparsa una dichiarazione in cui viene annunciata una roadmap da seguire per contenere la diffusione dell'Ebola. Questa strategia verrà definita grazie al contributo di funzionari appartenenti alle Nazioni Unite, all'Unione Africana, a Medici Senza Frontiere e a diverse ONG operanti in Africa occidentale. Secondo le prime indiscrezioni verrà data priorità assoluta al trattamento dei pazienti affetti da Ebola, senza tuttavia trascurare la questione del contagio. Dal punto di vista finanziario, la Banca Mondiale agirà di concerto alle Nazioni Unite nella determinazione degli sforzi economici che dovranno essere sostenuti per combattere il virus.

Il vero problema rimane, comunque, la mancanza di una cura. Nei giorni scorsi Kent Brantly e Nancy Writebol, i due missionari americani malati di ebola, hanno fatto sapere di essere guariti dopo aver assunto un siero sperimentale chiamato Zmapp, le cui scorte sono tuttavia esaurite. La società che ne detiene il brevetto, la Mapp Biopharmaceutical Inc, ha fatto sapere che una produzione su ampia scala richiederebbe all'incirca 2 mesi. Gli esperti, inoltre, non sono sicuri che il siero sia stato determinante nella guarigione. L'unica cosa certa è che una volta guariti dal virus dell'Ebola si diventa immuni a tutti i 5 ceppi esistenti. Attualmente sono in fase di sviluppo almeno tre farmaci e un vaccino contro Ebola, la cui ricerca è finanziata dal dipartimento della difesa americano. Tutti questi prodotti hanno dato buoni risultati nei test sugli animali e potrebbero entrare velocemente nella fase clinica dei test.

(International Business Times)

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