di Tommaso Caldarelli
I dossier dei servizi sono stati girati all'Europa: ecco perché la Ue ha accettato di aiutare e far superare Mare Nostrum
Isis, i miliziani della Jihad sono in Europa, ovvero in Italia, nello specifico “in Veneto e in Lombardia”. E ‘ stato questo dato, consegnato dai servizi segreti alle autorità europee, a convincere e a sbloccare la trattativa su Frontex Plus, la nuova operazione di controllo delle frontiere marine che sostituirà, da novembre, l’operazione Mare Nostrum che l’Italia da sola non riesce più a sostenere. “Un capovolgimento totale di prospettive, di responsabilità e di competenze”, ha detto il ministro dell’Interno Angelino Alfano: la nuova operazione di controllo, soccorso e pattugliamento delle acque del mediterraneo sarà a guida “del tutto europeo”.
ISIS, ALLARME TERRORISTI IN EUROPA - La missione Frontex Plus, ha garantito il commissario europeo agli Affari Interni Cecilia Malmstrom, andrà ad inglobare due (inefficienti) missioni europee, la Hermes e la Aeneas; il pattugliamento si limiterà alle acque territoriali ed è ancora largamente problematico il definire chi metterà i soldi, anche se alcuni governi, come quello francese, hanno già garantito la loro partecipazione. D’altronde l’allarme diffuso dall’Italia sugli sbarchi in Europa dei terroristi della Jihad islamica dipinge un problema che coinvolge davvero tutti gli stati dell’Unione, se è vero che i migranti che sbarcano sulle nostre coste sono nella stragrande maggioranza dei casi diretti verso i paesi dell’Europa del nord. C’è già anche la prima inchiesta: cinque persone iscritte dalla procura di Venezia fra Padova, Vicenza, Belluno con l’accusa di associazione eversiva; non sono cittadini italiani, si tratta di stranieri collegati a Ismar Mesinovic, il “bosniaco residente nel bellunese morto in Siria all’inizio dell’anno” dopo essersi trasferito per combattere per la Jihad.
FRONTEX PLUS, TUTTO DA CAPIRE - Da questa inchiesta sarebbe partito un secondo filone, che sta gravitando su Milano, e che coinvolgerebbe dei siriani. In tutto dunque cinque persone, reclutatori, che avevano l’obiettivo di scovare “aspiranti jihadisti da arruolare e inviare nei teatri di guerra, a cominciare dalla Siria”. Le informative dei servizi segreti sono stati girati alle autorità europee che hanno deciso che non era il caso di temporeggiare, e la trattativa su Frontex Plus si sono sbloccate. Ma da molte parti arrivano critiche: senza garanzie e chiarezza sui fondi, l’intero annuncio perde di credibilità. E’ la stessa EuroNews a dire che “il fatto che i governi accetteranno di contribuire più di quanto già non facciano” alle politiche europee “è tutto da verificare, sopratutto vista la forza dei sentimenti anti-immigrati nei paesi europei”. La Padania, inoltre, fa notare che lo spirito delle due missioni – Mare Nostrum e Frontex Plus – è del tutto divergente: Mare Nostrum mira ad accogliere i migranti, mentre le missioni da cui nasce Frontex Plus mira a combattere i flussi migratori. Insomma, fra risorse e principi, Frontex Plus deve ancora trovare la sua strada.
(Giornalettismo)

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