domenica 3 agosto 2014

Israele bombarda una scuola Onu: 6 morti...



Nuova giornata di sangue in Palestina, raid di Tel Aviv e razzi di Hamas.



Ancora un attacco ad una scuola Onu che ha comportato morte e distruzione. Almeno sei palestinesi sarebbero rimasti uccisi stamane a Rafah, in questo raid, avvenuto nelle immediate vicinanze di una scuola dell'Unrwa, l'agenzia Onu che opera nei Territori. Secondo testimoni un drone israeliano ha attaccato due presunti miliziani in sella a una motocicletta in transito, ma diverse altre persone sono state investite dalla esplosione. 

Oltre a questo raid, nella Striscia di Gaza, ci sarebbero almeno altre 35 vittime, secondo un bilancio aggiornato dei media palestinesi, conseguenti ai nuovi attacchi israeliani. Lo ha riferito l'agenzia Maan. La Bbc, citando fonti sanitarie locali, ha confermato almeno una trentina di morti e 150 feriti. 

«Una commissione speciale diretta dal rabbino capo dell'esercito ha annunciato la morte dell'ufficiale di fanteria Hadar Goldin, ucciso venerdì in combattimento nella Striscia di Gaza», afferma un comunicato militare. L'esercito israeliano non ha voluto però comunicare se il corpo del soldato, 23 anni, sia stato o meno ritrovato. Era stato dichiarato disperso venerdi scorso. 

Hamas non vuole la tregua 

Nessun cessate il fuoco sarà possibile nella Striscia di Gaza fino a un completo ritiro delle forza di terra israeliane. È il messaggio - ripreso da media locali - del leader politico in esilio di Hamas, Khaled Meshaal, in risposta ai segnali di ripiegamento parziale registrati ieri. Meshal ribalta poi su Israele l'accusa d'aver violato l'effimera 'tregua umanitarià di venerdì. «Una tregua è una tregua, mentre il mantenimento della presenza a Gaza di forze israeliane che distruggono i tunnel è un'aggressione», afferma.
(Globalist)


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