Le perplessità delle Nazioni Unite riguardano soprattutto la data delle elezioni in un momento in cui la guerra civile è ancora drammaticamente in corso
Ieri l’agenzia di stampa di Stato siriana, SANA, ha riportato la notizia che il regime siriano ha deciso di indire le elezioni presidenziali per il prossimo 3 giugno, e che l’Assemblea del Popolo ha di conseguenza aperto il periodo per la presentazione delle candidature.
Le Nazioni Unite hanno aspramente criticato la decisione del regime di Damasco, affermando che in questo modo si annulla la possibilità di una soluzione politica del conflitto in corso dal marzo 2011. A esprimere la loro contrarietà alle elezioni presidenziali sono stati sia il Segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon, sia l’inviato speciale di Onu e Lega Araba per la pace in Siria Lakhdar Brahimi, come ha spiegato il portavoce Stephane Dujarric.
Entrambi, infatti, ritengono che le elezioni presidenziali «danneggeranno il processo politico e ostacoleranno la prospettiva di una soluzione politica di cui il Paese ha così urgente bisogno». «Queste elezioni sono incompatibili con lo spirito di Ginevra», ha aggiunto Dujarric riferendosi alla conferenza di pace e all’accordo raggiunto sull’avvio di una transizione democratica come base per i negoziati tra il governo di Damasco e l’opposizione siriana.
(Il Journal)

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