mercoledì 30 aprile 2014

LIBIA, IRRUZIONE ARMATA IN PARLAMENTO....





Era in corso la votazione per designare un nuovo premier. Un portavoce dell'assemblea ha confermato l'irruzione e che nella sparatoria successiva sono rimaste ferite diverse persone.


Uomini armati hanno fatto irruzione nella sede del Congresso Generale Nazionale, il parlamento libico, a Tripoli, che stava votando per designare un nuovo premier, costringendo l'assemblea a interrompere i lavori. Ci sarebbero anche feriti, come riporta la Bbc.

LA CONFERMA Un portavoce dell'Assemblea libica, Omar Hmeidan, ha confermato ai media internazionale l'irruzione di uomini armati nella sede del Parlamento a Tripoli. Ha confermato anche che nella sparatoria successiva sono rimaste ferite diverse persone. Secondo testimoni, "i deputati sono fuggiti dall'edificio". 

LA RICOSTRUZIONE Secondo il sito libico "al Wasat", ad aprire il fuoco sarebbero stati uomini di Mohammed al Orabi, noto col nome di battaglia di Boca, dopo un diverbio con il favorito tra i candidati a premier, Ahmed Maiteeq. Al Orabi ha aperto il fuoco davanti al parlamento mentre altri miliziani hanno invitato tutti ad uscire dalla Camera sostenendo di "non essere responsabili per la loro vita". Per allontanare questi miliziani sono intervenuti gli uomini delle milizie di Misurata e al termine dello scontro si sono registrati diversi feriti. Per l'agenzia di stampa libica "Lana", poco prima della sparatoria era scoppiato un diverbio nell'aula per le modalità di votazioni scelte per nominare il nuovo premier, avendo deciso il parlamento di votare a maggioranza semplice, cosa contestata dai deputati liberali che ritengono sia necessario, per rispettare la Costituzione, votare con una maggioranza di due terzi 
(Cadi in Piedi)

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