martedì 29 aprile 2014

In arrivo 800mila migranti «L’Italia rischia il collasso»...





L’invasione è la conseguenza della Primavera Araba


L’Egitto in subbuglio. Soltanto ieri sono state emesse le condanne per oltre 600 persone. Prima Mubarak, poi la Primavera Araba, infine Morsi. Dopo la Libia di Gheddafi, e la Tunisia, l’esplosione di manifestazioni si è allargata a macchia d’olio, arrivando anche in Egitto, con la capitolazione di numerosi leader. O dittatori. Fatto sta che il nordafrica, dopo un afflato di ribellione, ha iniziato il lungo viaggio verso l’Europa. Il Viminale, ora, lancia l’allarme. Sono 800mila, «se non di più», le persone pronte a partire dalle coste nordafricane verso l’Europa.
A dirlo è Giovanni Pinto, direttore centrale dell’Immigrazione e della polizia delle frontiere presso il ministero dell’Interno, audito dalle commissioni riunite Esteri e Difesa di palazzo Madama. Che avverte: «Il sistema dell’accoglienza è al collasso, non abbiamo più luoghi dove portare i migranti e le popolazioni locali, non solo quelle siciliane, sono diciamo così "indispettite" da questi nuovi arrivi che disturbano anche le attività ordinarie». «L’Europa deve sapere che l’Italia è un Paese accogliente, ma non possiamo accogliere tutti». Così si è espresso il ministro dell’Interno Angelino Alfano, intervistato da Uno Mattina. Il responsabile dell’Interno ha rimarcato come siano stati «arrestati già circa 200 scafisti. Per i mercanti di morte in Italia c’è l’arresto e la condanna». Il problema è molto delicato e balza agli occhi, soprattutto dopo le polemiche che hanno riguardato i barconi affondati al largo delle coste siciliane. E dopo le proteste delle «bocche cucite» del Cie i video girati dai detenuti stessi. Una lezione di solidarietà la continua a dare Lampedusa, votata al Nobel della Pace, e alla «catena umana» di Siracusa: semplici bagnanti che hanno aiutato gli extracomunitari. E mentre la Lega minaccia querele (e indirizzate ad Alfano e al premier Renzi!), su internet ci sono il fior fior di video, soprattutto delle forze dell’ordine, che denunciano lo stato dei migranti e la condizione dei scafisti.
Simona Caporilli
(Il Tempo.it)

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