L'esercito di Tel Aviv oltrepassa il confine e attacca un sito di lancio di missili. Quattro feriti tra i militari dopo uno scontro a fuoco con reparti di Hamas. Altri raid aerei nella notte. I morti salgono a 162.
Israele ha completato la prima operazione di terra nella striscia di Gaza, dopo sei giorni di raid aerei. L'esercito di Tel Aviv nella notte ha attaccato un sito di lancio di missili di Hamas nel nord della Striscia. Secondo quanto emerso dopo la fine dell'operazione, ci sarebbero soldati leggermente feriti, dopo uno scontro a fuoco con alcuni reparti armati di Hamas.
QUATTRO FERITI. Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano ha commentato: «La prima operazione di terra delle forze israeliane nella Striscia di Gaza è andata a buon fine: un'operazione delle forze speciali della Marina ha avuto luogo su una spiaggia di Gaza per distruggere un sito per il lancio di missili a lunga gittata. La missione è stata portata a termine». «I membri di un commando», ha concluso, «sono stati attaccati e hanno risposto. Quattro soldati sono stati leggermente feriti».
Dopo questo attacco, secondo quanto emerso da fonti dell'esercito israeliano, non sono previste altre operazioni anche se, come ha commentato un portavoce, «l'opzione di un'invasione resta».
I MORTI SALGONO A 162. Intanto, all'alba del 13 luglio, un giovane palestinese di 14 anni è rimasto ucciso in un raid israeliano. Lo hanno reso noto i servizi di sicurezza locali. Il ragazzo, Ibrahim al-Najar, sarebbe morto a Jabalya, nel nord della striscia.
Secondo la polizia di Gaza, 17 raid avrebbero colpito la regione tra le 4 e le 5 ora locale (le 3 e le 4 ora italiana). Al sesto giorno dei bombardamenti di Israele contro Hamas, il bilancio è di 162 vittime.
QUATTRO FERITI. Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano ha commentato: «La prima operazione di terra delle forze israeliane nella Striscia di Gaza è andata a buon fine: un'operazione delle forze speciali della Marina ha avuto luogo su una spiaggia di Gaza per distruggere un sito per il lancio di missili a lunga gittata. La missione è stata portata a termine». «I membri di un commando», ha concluso, «sono stati attaccati e hanno risposto. Quattro soldati sono stati leggermente feriti».
Dopo questo attacco, secondo quanto emerso da fonti dell'esercito israeliano, non sono previste altre operazioni anche se, come ha commentato un portavoce, «l'opzione di un'invasione resta».
I MORTI SALGONO A 162. Intanto, all'alba del 13 luglio, un giovane palestinese di 14 anni è rimasto ucciso in un raid israeliano. Lo hanno reso noto i servizi di sicurezza locali. Il ragazzo, Ibrahim al-Najar, sarebbe morto a Jabalya, nel nord della striscia.
Secondo la polizia di Gaza, 17 raid avrebbero colpito la regione tra le 4 e le 5 ora locale (le 3 e le 4 ora italiana). Al sesto giorno dei bombardamenti di Israele contro Hamas, il bilancio è di 162 vittime.
Segui gli avvenimenti di domenica 13 luglio
9.22 - «ABBANDONATE LE CASE». «Chiunque trascuri le istruzioni dell'esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione». È quanto si legge nei volantini lanciati dall'esercito israeliano sulla zona di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, con l'avviso agli abitanti di abbandonare prima di mezzogiorno le case. «L'operazione dell'esercito sarà breve», ha scritto l'esercito.
Domenica, 13 Luglio 2014
(Lettera 43)

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