domenica 27 luglio 2014

LIBIA, SCONTRI E CAOS: CHIUDONO LE AMBASCIATE, STRANIERI IN FUGA...





Chiusura di alcune ambasciate occidentali, ma anche arabe; invito a lasciare il paese (tra i primi erano state le Filippine); combattimenti tra opposte fazioni sia a Tripoli che a Bengasi, le due principali città. Questa è la Libia di questi giorni. Se solo fino a un anno fa si parlava di ricostruzione e costruzione di nuove istituzioni, di rilancio economico, di infrastrutture e commercio, oggi la Libia sembra essere l’anticamera di un altro conflitto.

In due settimane gli scontri intorno all’aeroporto, controllato dalla caduta di Gheddafi dalle milizie di Zintan, hanno causato un centinaio di morti e oltre 400 feriti. A Bengasi, in 24 ore i morti sono stati 38: vittime di scontri tra esercito e milizie islamiste.
L’ambasciata americana ha chiuso battenti, Regno Unito e Francia stanno espatriando i loro cittadini  e lo stesso stanno facendo Turchia e Italia. Quest’ultima ha messo a disposizione un aereo, favorendo l’uscita dal paese degli italiani ma anche di persone di altra nazionalità; Roma ha per ora stabilito di mantenere aperta la sua sede diplomatica.
(Atlas)

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