giovedì 24 luglio 2014

Gaza, 17esimo giorno di guerra: ancora raid e morti...





Cessate il fuoco sempre più difficile. Nuovi bombardamenti sulla Striscia: già 20 morti. Usa, via libera ai voli.

La tregua nella Striscia di Gaza resta un miraggio. Il 17esimo giorno di guerra ha preso il via con gli ormai tradizionali raid da parte di Tel Aviv: almeno 20 le vittime dei bombardamenti andati in  scena nella notte tra il 23 e il 24 luglio.
OLTRE 700 VITTIME PALESTINESI.Complessivamente, nelle ultime 24 ore, sono state almeno 89 le vittime palestinesi, portando a 718 il bilancio complessivo dall'inizio dell'offensiva israeliana. Sull'altro fronte, secondo l'esercito di Tel Aiv, sono morti 32 soldati, in gran parte durante i combattimenti a Gaza, e due civili sono rimasti uccisi dai razzi lanciati da Hamas, uno dei quali ha colpito anche un lavoratore thailandese. A Gaza, il portavoce del pronto soccorso locale Achraf al Qodra ha riferito di 66 persone uccise nella sola giornata del 23 luglio e di altre 21 nella notte appena trascorsa.
COLPITI DIVERSI BAMBINI. Tra le vittime dei raid aerei e dei bombardamenti d'artiglieria figurano diversi bambini, ha aggiunto. Questo bilancio, tuttavia - ha precisato - è difficile da verificare, tenuto conto del caos che regna a Gaza, dell'impossibilità di evacuare le vittime e della mancanza di coordinamento tra i servizi di soccorso, mentre cadaveri continuano a essere estratti ogni giorno dalle macerie delle abitazioni distrutte.
ISRAELE ALLONTANA LA TREGUA. Una netta chiusura al cessate il fuoco, dopo la parziale apertura da parte di Hamas, è arrivata proprio da fonti israeliane. «Difficile una tregua nei prossimi giorni, se la condizione è che le truppe si ritirino», ha detto il ministro della Scienza Yakoov Peri, ex capo della sicurezza. «Posso dire con certezza», ha aggiunto, «che due o tre giorni non saranno abbastanza per distruggere tutti i tunnel».

Il liveblogging:

10.24 - FAMIGLIA DISTRUTTA NEL CAMPO PROFUGHI DI JABALYA. Cinque membri dello stesso clan familiare, gli Abu Eita, sono rimasti uccisi nel campo profughi di Jabalya (Gaza) dal fuoco dell'esercito israeliano. Altre 20 persone sono rimaste ferite.
10.19 - SOSPESI I VOLI DALL'EGITTO. La compagnia aerea egiziana Air Sinai, controllata da Egypt Air e l'unica a collegare Egitto e Israele, ha sospeso «sine die» i voli verso Tel Aviv «a causa della situazione pericolosa» in zona, hanno riferito fonti aeroportuali al Cairo. La circostanza ha obbligato l'ambasciatore israeliano al Cairo, Haim Corey, assieme a nove diplomatici dell'ambasciata, ad andare a Tel Aviv passando per Amman, in Giordania.
10.15 - IL BRASILE RITIRA L'AMBASCIATORE IN ISRAELE. Il Brasile ha richiamato in patria il proprio ambasciatore in Israele a seguito dell'operazione a Gaza. «Il governo brasiliano», recita una nota ripresa dai media israeliani, «considera inaccettabile l'escalation di violenza. Condanniamo fermamente l'uso sproporzionato della forza da parte di Israele a Gaza».
10.07 - SIRENE IN AZIONE A TEL AVIV. Le sirene di allarme stanno risuonando nella parte centrale di Israele, compresa l'area grande di Tel Aviv, e nella zona costiera. Si sono udite cinque esplosioni dovute probabilmente all'intercettazione dei razzi da parte dell'Iron Dome.
8.24 - L'INDIA VOTA A FAVORE DELL'INCHIESTA ONU. Dopo aver impedito un dibattito parlamentare sulla crisi nella Striscia di Gaza, l'India ha votato a favore della commissione di inchiesta internazionale dell'Onu che dovrà indagare sulle violazioni nella Striscia di Gaza. Alcune dichiarazioni della ministro degli Esteri Sushma Swaraj in parlamento, in cui diceva che il governo indiano non voleva pregiudicare le relazioni diplomatiche con Israele, avevano fatto pensare a un dietrofront nella tradizionale politica pro palestinese di New Delhi.
6.54 - VIA LIBERA DELL'AVIAZIONE USA AI VOLI. L' Agenzia federale dell'aviazione americana ha tolto il divieto alle compagnie aeree di volare verso Israele, mettendole tuttavia in guardia nei confronti di una situazione localmente «molto instabile». L'agenzia aveva emanato un primo divieto di 24 ore lo scorso 22 luglio, dopo la caduta di un razzo palestinese vicino all'aeroporto. Il divieto era stato riconfermato 24 ore più tardi.
Giovedì, 24 Luglio 2014© RIPRODUZIONE RISERVATA

(Lettera 43)

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