Di eduardo lubrano • 04 giu, 2014
The "thank-man" l'uomo che si oppose ai carri armati. Tutti sanno che si parla della repressione feroce del governo cinese della protesta degli studenti e degli intellettuali che agitò la Cina 25 anni fa
Detto così – un quarto di secolo fa – sembra chissà quanto tempo è passato. Secondo quelli che fanno le statistiche sulla popolazione 25 anni sono una generazione. Allora una generazione fa il 4 giugno del 1989 a piazza Tienanmen nella capitale cinese, Pechino, si scatenò una delle più dure e sanguinose repressioni governative di una manifestazione popolare che si ricordi.
L’immagine del ragazzo davanti alla fila dei carri armati che invadevano la piazza è diventata subito il simbolo di quella protesta– al punto che anche la Lego ha creato una situazione simile con i suoi famosi mattoncini – e di quella repressione nella quale il governo cinese pensò di dover utilizzare addirittura i carri armati.
Ed oggi 4 giugno 2014, in occasione del 25° anniversario della repressione delle proteste di Piazza Tienanmen (4 giugno 1989), la polizia cinese ha blindato la centralissima piazza di Pechino, controllando veicoli e passanti. Sulla strada diretta alla piazza le macchine devono superare diversi controlli e nelle vie circostanti si trovano macchine della polizia, ambulanze ed altre forze di intervento. Le forze di sicurezza vogliono impedire una commemorazione pubblica delle vittime della sanguinosa repressione. A giornalisti e troupe televisive stranieri è stato chiesto di evitare la piazza.
(Il Jouurnal)






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