domenica 29 giugno 2014

Il Ramadam ed i Mondiali di calcio...





Come per l'Olimpiade di due anni fa, anche ai Mondiali di calcio in Brasile, gli atleti musulmani sono esentati dal rispetto della regola del non mangiare durante il giorno


Era già successo nel 2012, durante l’Olimpiade di Londra che il Ramadam (mese caldo in lingua araba) coincidesse con le date di una importante manifestazione sportiva. Riaccade da ieri 28 giugno, che il mese nel quale ai musulmani è fatto divieto di mangiare dall’alba al tramonto, durante i mondiali di calcio in Brasile.

La quantità di atleti musulmani presenti alla rassegna iridata non è grande come quella olimpica, ma il problema non è quanti sono, ma come faranno, essendo evidente che un atleta di questo livello non possa rinunciare ad un’alimentazione adatta e continua.

L’inizio del Ramadam dipende da alcuni calcoli astronomici, anche se ci si può affidare semplicemente all’avvistamento del primo spicchio di luna. La durata è di circa un mese, fino al 27 luglio quando ci sarà la nuova luna.

Per tutto il periodo del Ramadan i musulmani si astengono dal consumo di cibo per tutto il tempo in cui c’è il sole, quindi dall’alba al tramonto e possono mangiare finché il sole non ricompare in cielo, dunque durante la notte. Il digiuno per la religione musulmana è molto importante, è uno dei cinque pilastri dell’Islam come la professione di fede, l’elemosina, il pellegrinaggio alla Mecca e la preghiera quotidiana.

Quello che si celebra con il Ramadan è la commemorazione del momento in cui Allah rivelò a Maometto i primi versi del Corano attraverso l’arcangelo Gabriele, che fun inviato sulla terra proprio per dettare le sure al profeta.

Oltre che dal cibo, durante il giorno i musulmani devono astenersi anche da qualsiasi altri comportamento considerato impuro, come l’uso del tabacco o i rapporti sessuali. Prima dell’alba si consuma un pasto frugale detto suhur, mentre dopo il tramonto si rompe il digiuno (iftar) e si prega, recitando anche la tarawih, una preghiera che viene celebrata solo in occasione del Ramadan.

Tutto ciò detto bisogna aggiungere che si può essere esentati dall’osservanza delle regole del Ramadam: le donne incinta, i bambini, le persone che viaggiano o che sono malate. Ed i calciatori rientrano tra coloro che sono in viaggio oltre al fatto fisico-sportivo che non può vederli sotto alimentati. Anche se non tutti i musulmani sono d’accordo.
(Il Journal)

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