venerdì 13 giugno 2014

Le nonne prostitute di Seul che vendono il loro corpo per sopravvivere...





Sono donne più o meno anziane, abbandonate dalla famiglia, dai figli che hanno cresciuto e per sopravvivere hanno deciso di vendere sesso per 20 euro ai coetanei. La nuova tendenza della Corea del Sud.
Le nonne prostitute di Seul che vendono il loro corpo per sopravvivere-Redazione- Sono donne tra i 50 e i 70 anni che in Corea del Sud vivono in povertà, completamente abbandonate dalle proprie famiglie e per questo motivo, se vogliono sopravvivere sono costrette a prostituirsi. A rivelarlo laBBC.
La prostituzione avviene per lo più con altri anziani; tra le donne che hanno optano per questa scelta forzata, ci sono molte venditrici di Bacchus, una nota bevanda energetica per i clienti uomini. Le "Bacchus Ladies", come sono state soprannominate, riescono a racimolare circa 3,70 euro al giorno. Una cifra irrisoria, tant'è che alcune di loro hanno preferito vendere sesso.
"Chi si aspetta aiuto dai figli, è uno stupido. La nostra generazione era più sottomessa al rispetto dei genitori. Quelle attuali sono più istruite e hanno esperienza, quindi non ci ascoltano", spiega Kim Eun-ha, una "donna Bacchus".
Il centro del mercato sessuale è il parco di Jongmyo, nel cuore di Seul. E’ un luogo d’incontro per anziani, dove si gioca a scacchi, dove trascorrono gran parte delle loro giornate.
"Siamo uomini e quindi siamo curiosi nei confronti di queste donne - dice il 60enne Kim – Beviamo la bevanda, diamo un po' di soldi nelle loro mani e le cose accadono!". "Possiamo trovare delle amiche anche qui, come quelle donne in piedi laggiù – dice un altro uomo di 81 anni – Loro ci chiedono se vogliamo divertirci con loro, poi dicono che non hanno soldi e si incollano a noi.Fare sesso con loro costa dai 14,5 ai 22 euro, ma se ti conoscono ti possono fare lo sconto".
A quanto pare, molti di quelli che scelgono di andare a letto con una donna Bacchus, si iniettano anche una sostanza speciale nelle vene, che gli permette di raggiungere rapidamente l’erezione. Il problema è che questi aghi vengono riutilizzati anche una ventina di volte da persone differenti e questo comporta la diffusione di infezioni e di malattie sessualmente trasmissibili.
Il governo ha preso atto di questi rapidi cambiamenti e sta cercando di fornire un adeguato sistema di welfare. Ma, nel frattempo, molti anziani non hanno risparmi, sono senza una vera pensione e non hanno una famiglia su cui poter fare affidamento. 
Secondo un calcolo, attualmente al parco Jongmyo sarebbero 400 le donne che vendono il proprio corpo. La polizia che pattuglia la zona, raramente ricorre all'arresto anche perché tutti sono convinti che non sarà la repressione del fenomeno a porvi fine
-13 giugno 2014-
(Articolo Tre)

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