mercoledì 23 aprile 2014
Siria: «Dall'Oglio? Contatti per la liberazione»...
Il gesuita sarebbe vivo, in ostaggio nel Nord. Ma la sorella: «Non abbiamo notizie di Paolo da mesi».
Da mesi sono in corso contatti a vari livelli in Siria e all'estero per la liberazione di Padre Paolo Dall'Oglio, il gesuita italiano scomparso nel nord della Siria alla fine di luglio del 2013. Lo hanno affermato fonti vicine ai negoziati, che chiedono di rimanere anonime. Le fonti precisano che due settimane fa «vi erano notizie confortanti sullo stato in vita di Dall'Oglio» ma che «su questo non vi era e non vi può essere alcuna certezza assoluta, vista la difficoltà di penetrare la struttura che lo tiene prigioniero».
«PRIGIONIERO NEL NORD». Le stesse fonti hanno affermato inoltre quanto è ormai noto da mesi: ovvero che Dall'Oglio sarebbe tenuto prigioniero nel nord della Siria da un ramo dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante (Isis), formazione qaedista ostile di fatto all'insurrezione anti-regime.
LA FARNESINA CHIEDE RISERBO. «L'unità di crisi segue la vicenda con il massimo impegno, come per tutti i casi. È opportuno mantenere il massimo riserbo». Questo è quanto ha riferito la Farnesina sulle ultime indiscrezioni sulla prigionia del gesuita romano. La sorella di Dall'Oglio, invece, ha spiegato: «Ho letto anch'io questa news, ma noi non abbiamo notizie di Paolo da mesi».
(Lettera 43)
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