domenica 20 aprile 2014

Crisi Ucraina, la tregua non regge: 4 morti Non regge la tregua pasquale: quattro morti tra i filorussi. Il Cremlino: «Una provocazione»....





Niente da fare, la situazione in Ucraina è troppo instabile. Solo il 19 aprile il governo ucraino aveva offerto una tregua pasqualeai separatisti filorussi del sud-est dell’ Ucraina sospendendo l’operazione militare lanciata nei giorni scors.
Tutto inutile perché il 20 aprile, neanche 24 ore dopo, la tensione è tornata a farsi sentire nel Paese con diverse vittime.
QUATTRO MORTI. Quattro persone sono morte in una sparatoria ad un posto di blocco eretto da militanti filorussi vicino a Slaviansk, nell'Ucraina orientale. Lo afferma un responsabile locale, precisando che tre delle vittime sono filorussi e l'altro sarebbe uno degli assalitori.
Secondo quanto ha dichiarato il responsabile locale Viatcheslav Ponomarev, l'attacco sarebbe avvenuto vicino ad un posto di blocco eretto dai filorussi nel villaggio di Bilbasivka, a qualche chilometro a ovest di Slaviansk, città totalmente sotto il controllo di milizie filorusse.
I militanti locali sono spalleggiati da uomini armati che si presentano come gruppi di autodifesa, che però Kiev e i paesi occidentali accusano di essere truppe di elite dei servizi speciali russi.
MOSCA: «SIAMO INDIGNATI». Pronta la replica della Russia. La Russia si è detta «indignata» per lo scontro a fuoco avvenuto nell'Ucraina dell'est, che ha definito «una provocazione» dei nazionalisti ucraini radicali. Lo si legge in un comunicato del ministero degli Esteri di Mosca.
INDETTO COPRIFUOCO. Il sindaco filorusso autoproclamato di Slaviansk, roccaforte dei separatisti dell'est dell'Ucraina, ha imposto il coprifuoco da mezzanotte alle sei, dopo lo scontro armato.
Viaceslav Ponomarev ha chiesto anche l'intervento di forze russe per il mantenimento della pace.
In un appello rivolto al presidente russo Vladimir Putin, Ponomarev ha detto: «Vi chiediamo di studiare al più presto la possibilità di inviare forze per il mantenimento della pace per difendere la popolazione contro i fascisti».
L’appello per ora è caduto nel vuoto, ma si teme che nei prossimi giorni l’Est dell’Ucraina possa precipitare nella guerra civile.
Domenica, 20 Aprile 2014
(Lettera 43)

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