domenica 13 luglio 2014

Gaza, Israele lancia la prima operazione di terra...






L'esercito di Tel Aviv oltrepassa il confine e attacca un sito di lancio di missili. Quattro feriti tra i militari dopo uno scontro a fuoco con reparti di Hamas. Altri raid aerei nella notte. I morti salgono a 165.

Israele ha completato la prima operazione di terra nella striscia di Gaza, dopo sei giorni di raid aerei. L'esercito di Tel Aviv nella notte ha attaccato un sito di lancio di missili di Hamas nel nord della Striscia. Secondo quanto emerso dopo la fine dell'operazione, ci sarebbero soldati leggermente feriti, dopo uno scontro a fuoco con alcuni reparti armati di Hamas.
QUATTRO FERITI. Peter Lerner, portavoce dell'esercito israeliano ha commentato: «La prima operazione di terra delle forze israeliane nella Striscia di Gaza è andata a buon fine: un'operazione delle forze speciali della Marina ha avuto luogo su una spiaggia di Gaza per distruggere un sito per il lancio di missili a lunga gittata. La missione è stata portata a termine». «I membri di un commando», ha concluso, «sono stati attaccati e hanno risposto. Quattro soldati sono stati leggermente feriti».
Dopo questo attacco, secondo quanto emerso da fonti dell'esercito israeliano, non sono previste altre operazioni anche se, come ha commentato un portavoce, «l'opzione di un'invasione resta».
I MORTI SALGONO A 162. Intanto, all'alba del 13 luglio, un giovane palestinese di 14 anni è rimasto ucciso in un raid israeliano. Lo hanno reso noto i servizi di sicurezza locali. Il ragazzo, Ibrahim al-Najar, sarebbe morto a Jabalya, nel nord della striscia.
Secondo la polizia di Gaza, 17 raid avrebbero colpito la regione tra le 4 e le 5 ora locale (le 3 e le 4 ora italiana). Al sesto giorno dei bombardamenti di Israele contro Hamas, il bilancio è di 165 vittime.

Segui gli avvenimenti di domenica 13 luglio

16.05 - HAMAS: «ABBIAMO SPARATO». La televisione di Hamas sostiene che il suo braccio armato ha sparato simultaneamente da Gaza razzi M 75 verso Tel Aviv e un razzo R 160 in direzione di Haifa. In Israele non si ha per ora notizia di vittime. A Naharya, al confine col Libano, le sirene sono entrate in funzione per un falso allarme.
15.47 - MISSILI INTERCETTATI. Sono stati due i razzi intercettati sull'area metropolitana di Tel Aviv. Lo ha reso noto il portavoce militare israeliano.
15.40 - SIRENE A TEL AVIV. Le sirene d'allarme stanno risuonando in questo momento a Tel Aviv. Si sono sentite due forti esplosioni. Sirene anche nel Nord del Paese: a Naharya (al confine col Libano); a Haifa e a Hadera.
15.12 - MOGHERINI INVOCA LA TREGUA. Appelli alla pace in Medio Oriente sono arrivati anche dal ministro degli Esteri Federica Mogherini: «Il conflitto israelo-palestinese ha già devastato troppe generazioni. Serve una tregua immediata».
14.00 - RAZZI DAL NORD. Circa il 36 per cento dei razzi da Gaza verso Israele è stato lanciato dal nord della Striscia. Lo indicano fonti militari israeliane secondo cui il 30% dei razzi a lunga gittata è stato tirato dalla stessa area e in particolare il 10% dalla città di Beit Lahia. Proprio sul posto l'esercito stamattina ha sparso volantini per avvertire la gente di allontanarsi immediatamente in previsione di bombardamenti.
12.47 - GABINETTO DI SICUREZZA A TEL AVIV. È in corso a Tel Aviv la riunione del Gabinetto di sicurezza che deve discutere l'operazione in corso a Gaza.
11.20 L'AVVISO DI NETANYAHU. «Non sappiamo quando l'operazione terminerà, potrà richiedere lungo tempo». Lo ha detto il primo ministro Benyamin Netanyahu che, citato dai media locali ha aggiunto: «Continueremo ad operare con forza in modo da riportare la quiete».
11.11 - I PALESTINESI SCAPPANO. Tre località situate all'estremità Nord della Striscia - Beit Lahya, a-Atatra e Salatin - si sono trasformate stamane in agglomerati fantasma dopo le minacce israeliane di iniziare presto bombardamenti a tappeto.
Migliaia di abitanti (alcune stime arrivano fino a 20 mila) hanno abbandonato a precipizio la scorsa notte le loro abitazioni e si sono rifugiati in istituti scolastici dell'Unrwa (l'agenzia Onu per i profughi) nella speranza che essi non vengano colpiti da Israele.
10.56 - LE VITTIME SALGONO A 165. Il bilancio aggiornato delle vittime palestinesi a Gaza in una settimana di combattimenti è salito ad «almeno 165» morti di cui 33 bambini e adolescenti e 16 donne. I feriti sono stimati in 1.085. Lo ha riferito l'agenzia al-Ray.
10.47 - L'APPELLO FRANCESE. La Francia ha chiesto a Israele di dare prova di moderazione nella sua risposta contro Gaza di fronte ai lanci di razzi di Hamas. Così il ministro della Difesa francese Jean-Yves Le Drian: «Condanniamo i lanci di razzi di Hamas ma domandiamo anche a Israele di dare prova di moderazione nella sua risposta e in particolare di rispettare il diritto internazionale e di garantire che i civili siano risparmiati».
9.32 - 160 RAZZI AL GIORNO. Oltre 800 razzi da Gaza su Israele in cinque giorni: più di 160 al giorno. I dati sono stati riferiti dal portavoce militare israeliano secondo cui 635 di questi hanno colpito il sud, il centro e il nord del paese. Altri 147 sono stati intercettati dal sistema di difesa anti missili Iron Dome.
9.22 - «ABBANDONATE LE CASE».  «Chiunque trascuri le istruzioni dell'esercito metterà la vita di se stesso e della sua famiglia a rischio. Attenzione». È quanto si legge nei volantini lanciati dall'esercito israeliano sulla zona di Beit Lahia, nel nord della Striscia di Gaza, con l'avviso agli abitanti di abbandonare prima di mezzogiorno le case. «L'operazione dell'esercito sarà breve», ha scritto l'esercito.
Domenica, 13 Luglio 2014
(Lettera 43)

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