Nella notte bombardate le abitazioni di leader dei due gruppi islamisti. Il presidente dell’ANP vola al Cairo per trattare la tregua: Hamas resta ancora fuori. Israele ordina a 100mila persone di evacuare Gaza City.
Gerusalemme, 16 luglio 2014, Nena News – Nella notte il numero delle vittime palestinesi ha superato le 200 unità: 202 i morti dopo otto giorni di offensiva israeliana, “Barriera Protettiva). L’aviazione israeliana ha colpito le case di diversi leader di Hamas e Jihad Islamica, tra cui l’ex ministro degli Interni Fathi Hamad, il parlamentare Ismail al-Ashqar, il leader Mahmoud al-Zahar e Abdullah al-Harazin, quest’ultimo membro della Jihad Islamica. Un messaggio chiaro ai due gruppi che ieri per la prima volta hanno rivendicato azioni comuni nel lancio di razzi contro il territorio israeliano.
Una notte terribile, soprattutto a Gaza City, dove ieri sera migliaia di telefonate registrate dell’esercito israeliano avvertivano 100mila persone dei quartieri di Zeitoun e Shuja’iyya di evacuare le proprie case. A ricevere la telefonata di avvertimento anche il dottor Aishi, direttore dell’ospedale di Al Wafa, l’unico centro di riabilitazione della Striscia, che ospita 17 pazienti di cui 15 in coma. A tutti lo stesso messaggio: lasciate la zona entro le 8 di questa mattina.
A livello diplomatico, è l’ANP che continua a tessere le tele di una tregua che taglia fuori Hamas. Oggi il presidente dell’ANP, Mahmoud Abbas vola al Cairo per incontrare il presidente egiziano Al-Sisi, per poi recarsi in Turchia e parlare con il premier Erdogan. In entrambi i casi, la questione trattata sarà come implementare la tregua con Israele. Nessuno però pensa di includere la diretta interessata, ovvero Gaza. Come sottolineato da un leader dell’OLP rimasto anonimo, “egiziani e ANP stanno umiliando Hamas, che non è mai stata consultata sui termini della tregua, un accordo che ignora Hamas”. Nena News

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