Il bilancio dell'epidemia in Guinea, Liberia e Sierra Leone si aggrava: 539 morti in sei mesi, 21 tra il 6 e l'8 luglio. Lo dice l'Oms
44 nuovi casi e 21 nuove vittime registrati tra il 6 e l’8 luglio. Bilancio complessivo che sale a 888 contagi e 539 morti in cinque mesi. Sono questi i drammatici numeri dell’epidemia di ebola che dallo scorso febbraio in Africa occidentale si è diffusa in Sierra Leone, Liberia e Guinea e che continua a diffondersi con il rischio di estendere il proprio raggio d’influenza anche ad altri paesi confinanti. A fornire le cifre allarmanti è in queste ore l’Organizzazione Mondiale della Sanità che già da settimane continua a mantenere alta l’allerta invitando tutta la comunità internazionale ad adoperarsi nel miglior modo possibile per evitare un disastro di maggiori proprorzioni. L’agenzia delle Nazione Unite descrive l’epidemia di ebola come la più grande mai registrata e parla di situazione «precaria» soprattutto in Liberia e Sierra Leone, mentre un solo nuovo caso è stato segnalato la scorsa settimana in Guinea.
FONDO PER L’EMERGENZA – Gli occhi dell’Africa occidentale e dell’Oms sono dunque puntati anche al resto del mondo dopo l’istituzione da parte dellaComunità economica degli Stati dell’Africa occidentale di un appositofondo di solidarietà per l’emergenza ebola, sancita ieri in un vertice nella capitale del Ghana Accra. La Nigeria ha già assicurato un contributo di 3,5 milioni di dollari. Ma serve un contributo sicuramente maggiore. «Dobbiamo fare di tutto con ogni mezzo per sconfiggere questa malattia mortale. Dobbiamo vigilare ed evitare il panico e la disinformazione», ha affermato il presidente del Ghana John Dramani Mahama ad Accra.
ALTO TASSO DI MORTALITÀ – Si statta dello stesso invito sollevato anche da alcune organizzazioni internazionali. Nelle scorse serrimane Medici Senza Frontiere denunciando una situazione «fuori controllo» ha implorato di offrire il proprio contributo al personale qualificato e a chiunque fosse in possesso di tecnologie e strumenti adeguati. Il virus sembra colpire in maniera discontinua, periodicamente, alcuni gruppi di persone per volta, per poi scomparire di nuovo, ma solo apparentemente. Il tasso di mortalità è sempremolto alto, ma l’ebola rappresenta comunque esperienza terribile anche per chi ha la fortuna di sopravvivere. Scoperta nel 1976 in Congo, l’ebola provocafebbre emorragica, mal di testa, dolori muscolari e articolari, vomito ediarrea. Si tratta di una malattia molto contagiosa che si trasmette attraverso sangue e altri liquidi organici.
(Foto: Cellou Binani / Afp / Getty Images)
(Giornalettismo)









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