Come promesso dal premier Erdogano la polizia ha usato la forza più brutale per cercare di contrastare le manifestazioni in tutto il paese nell'anniversario della rivolta di Gezi Park. C'è andato di mezzo anche un nostro collega.
Da quando nel maggio del 2013 i primi agenti della polizia turca fecero una violenta irruzione nell’accampamento di alcuni giovani che ad Istanbul protestavano per il progetto di ridurre Gezi Park ad un centro commerciale, in Turchia questo tipo di manifestazioni non si sono mai fermate.
Perché a quell’attacco ed alla reazione, alla battaglia di Gezi Park che si sviluppò per diversi giorni, hanno fanno seguito altre manifestazioni popolari contro il governo di Erdogan in molte città del paese. La violenza della polizia turca, gli scandali che in questo anno hanno travolto il governo di Ankara hanno accentuato il malcontento di una parte della popolazione.
Al punto che temendo l’anniversario della prima giornata di guerriglia a Gezi Park, il premier turco aveva dato ordini precisi: niente assembramenti, niente manifestazioni altrimenti la polizia avrà mano libera nell’intervenire col pungo duro. Cosa che è puntualmente accaduta.
Più di 25mila agenti appoggiati da 50 blindati Toma sono stati dislocati nel cuore di Istanbul per impedire qualsiasi manifestazione. Ma nonostante il divieto di Erdogan, migliaia di persone a Istanbul, Ankara, Antalya, Adana e in altre città sono scese in piazza. Le forze anti-sommossa sono intervenute con brutalità su viale Istiklal, la via icona della movida di Istanbul, ma anche a Cihangir, a Kadikoy, nel quartiere alevita di Gazi, con lacrimogeni, cannoni ad acqua e pallottole di gomma per impedire che i manifestanti si avvicinassero alla piazza.
La polizia ha preso di mira direttamente anche i giornalisti, dando di nuovo un’impressione di assoluta impunità. Ad Ankara un fotoreporter italiano, Piero Castellano, e’ stato colpito da un candelotto lacrimogeno esploso dalla polizia turca che e’ intervenuta con la forza ieri pomeriggio contro una manifestazione organizzata nel primo anniversario della rivolta di Gezi Park. Il corrispondente della Cnn Ivan Watson è stato arrestato in diretta da un gruppo di poliziotti in borghese.
(Il Journal)

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