lunedì 2 giugno 2014
La crisi in Ucraina, tra stragi e diplomazia...
A Donestk e Slaviank continuano i bombardamenti dell'esercito ucraino e migliaia di civili sono coinvolti nelli scontri, gli Usa parlano di "sfortunati incidenti".
Mentre a livello ufficiale si continua a parlare di incontri e trattative, nelle regioni russofone dell'Ucraina orientale l'esercito di Kiev continua a condurre una dura campagna militare che ormai investe direttamente la popolazione civile con un bilancio di vittime che nessuno é stato ancora in grado di accertare anche perché ai cronisti l'inhresso all'area é vietato e la morte del giovane fotografo italiano Andy Rocchelli, ucciso dai mortai dell'esercito di Kiev, é valsa come monito per tutti
.
Da Donestk filtra un appello dai toni disperati:" Ai giornali, alle forze politiche, alle agenzie di stampa, a chi può avere influenza sulla Giunta di Kiev! La città di Donetsk é circondata e bloccata, il sindaco ha chiesto a Kiev che venga garantito un corridoio umanitario che permetta a donne e bambini e chiunque lo voglia di lasciare la città in vista della scadenza dell'ultimatum lanciato dalle autorità centrali.Facciamo appello a chiunque abbia la possibilità di esercitare pressioni, affinchè il corridoio umanitario di evaquazione della popolazione civile venga garantito dalle autorità di Kiev.Donetsk conta 1.200.000 abitanti, l'utilizzo dell'aviazione in bombardamenti anche "di precisione" e l'utilizzo delle istallazioni grad può causare migliaia di morti tra la popolazione civile".
" A Donesk la felicità sta nei rari momenti in cui monsi spara - riassume il settimanale Dzerkalo Tyjnia aggiungendo che i residenti hanno identificato tre lezioni fondamentali:" Non uscire se non per, emergenza, tenere lontano da uomini armati e parlare il meno possibile in modo da non attirare i guai".
Anche su Slaviansk il martellamento delle artiglierie ucraine continua implacabile, Mosca continua a denunciare una "operazione punitiva " di Kiev e chiede la fine delle operazioni militari per poter aprire un dialogo con i separatisti. " Il Cremlino continua a fare dichiarazioni basate su emozioni e informazioni inventate con l'obiettivo di sostenere l'aggressione russa", ribatte il ministro ucraino degli Affari Esteri , Andrii Dechtchitsa . Vladimir Putin ha moltiplicato negli ultimi giorni le chiamate per i leader occidentali, tra cui il presidente francese François Hollande per chiedere loro di convincere Kiev per fermare la sua offensiva ia Oriente ed ha accusa l'esercito ucraino di violare la Convenzione di Ginevra usando " volontariamente" mezzi militari contro la popolazione e ha propone un "aiuto umanitario" nell' Est.
Intanto un primo gruppo di donne e bambini che sono riusciti ad abbandonare Slaviansk hanno trovato rifugio nel monastero della Dormizione di Sviatoguirsk: raccontano che la loro città di 110 mila abitanti é completamente circondata e che i mortai delle forze di Kiev hanno causato molri morti e feriti. "Le bombe cadono ovunque - ha detto alla "France Presse" una madre fuggita con i suoi due piccoli - ho visto una ragazza perdere una mano dopo un'esplosione".
L'emergenza umanitaria però come sempre può essere guardata con occhi diversi: gli Stati Uniti d'America per esempio commentano le notizie dall'Ucraina orientale come se si trattasse di una normale operazione di polizia:"Kiev ha la responsabilità di far rispettare la legge e mantenere l'ordine sul proprio territorio - dichiara la portavoce del Dipartimento di Stato, Jean Panski - abbiamo assistito a tanti abusi dei separatisti comprse assassinii, rapimenti e saccheggi, adesso in zona di guerra possono capitare alcuni sfortunati incidenti, raccomandiamo a Kiev di limitare i danni alla popolazione civile".
In questo clima di guerra non dichiarata si apre oggi una settimana che potrebbe rivelarsi decisiva per le trattative sui prezzi del gas:a partire da domani l' Ucraina corre il rischio dell' interruzione dei flussi dalla Russia, cosa che potrebbe anche interrompere le forniture verso l'Europa . Durante i negoziati a Berlino della scorsa settimana Kiev ha annunciato di essere pronta a pagare una parte del suo debito ( 786 milioni dollari su 3,5 miliardi) ed ulteriori colloqui si aprono oggi a Bruxelles con riguardo al prezzo, per il quale dopo li fatti di piazza Majdan, Mosca non intende più concedere sconti. Kiev vorrebbe invece che il gas le venisse fornito a 350 dollari per ogni mille metri cubi anziché agli attuali 485
Oltre che su quello del gas , Mosca minaccia di aprire una crisi commerciale anche su un altro fronte ed accusa Kiev di non onorare gli ordini di armi e attrezzature militari . Il vice ministro della Difesa russo ,Yury Borisov , ha avvertito che l'Ucraina , la cui economia sta attraversando una grave recessione , può perdere il mercato russo dal quale dipendono quasi esclusivamente le sue aziende di produzione militare.
L'appuntamento in Francia per la commmorazione dello sbarco in Normamdia si annuncia poi particolarmente importante per stabilire contatti diretti con i leader internazionali, in primo luogo Barack Obama. "L'Ucraina deve formulare un pianp strategico per la sua zona orientale e in che modo ottenere l'aiuto degliStati Uniti - afferma l'anallsta politico indipendente Volodymyr Fessenko - un incontro con Vladimir Putin non è escluso ed è importante capire quali concessioni è disposto a fare".
(Globalist.it)
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