L’aggressione durante i festeggiamenti per l’insediamento di Al Sisi
L’hanno stuprata in gruppo, davanti alla folla che festeggiava l’insediamento del nuovo presidente egiziano Abdel Fattah al Sisi. Sette persone sono state arrestate per aver abusato ieri di una studentessa di 19 anni in piazza Tahrir, al Cairo.
L’aggressione arriva appena tre giorni dopo il decreto emesso dal presidente provvisorio Adly Mansour per contenere quella che in Egitto è diventata una vera e propria piaga sociale.
Dopo i “test di verginità” sulle attiviste da parte dei militari nel 2011, sono decine le ragazze che hanno subito violenze nel corso delle proteste antigovernative.
La dinamica è sempre la stessa: un gruppo di uomini circonda una donna, la spoglia, la palpeggia, infine l’abbandona nuda per strada. Nei casi più gravi la vittima ha subìto uno stupro o è stata ferita con armi da taglio.
Il decreto Mansour ha voluto riformare norme che risalivano al 1937, aggravando le pene da un minimo di sei mesi a un massimo di un anno per molestie in luoghi pubblici (la pena raddoppia se il reato viene ripetuto più volte). Nel caso in cui l’aggressore faccia uso di armi o l’abuso venga commesso da più persone, si rischiano fino a cinque anni.
La notizia dell’ultima aggressione è stata diffusa ieri dall’organizzazione non governativa «Shoft taharosh» (ho visto molestare), dopo un video apparso su YouTube. Ma episodi analoghi sono stati denunciati anche davanti al palazzo presidenziale di Ittahadeya, nel quartiere cairota di Heliopolis. I magistrati hanno ascoltato i testimoni e alcune vittime, tra cui la 19enne. Ora, se Al Sisi vuole rompere con il passato e dare un segnale di democrazia, servono condanne esemplari. ..
(La Stampa Esteri)


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