A quattro giorni dall'inizio della Coppa del mondo di calcio, nel grande Paese sudamericano scioperi e proteste continuano a creare forti disagi. La presidente ex guerrigliera marxista: chi politicizza la vetrina sportiva lo fa per contestare il mio governo
Agenti della Força Nacional de Segurança Pública in azione a RioSudore, fatica, stress, emozione sì, ma anche tante polemiche e proteste, e qualche immancabile imprevisto last minute: giovedì 12 c’è l'avvio del Mondiale brasiliano, si può dire che cresce l'attesa per più di una partita, non solo quelle che inizieranno tra quattro giorni, ma anche quelle che ormai da mesi si giocano su altri terreni di gioco.
E mentre le Nazionali stanno arrivando alla spicciolata sul continente (ieri è stato il turno di Colombia e Svizzera, altri team sbarcheranno nelle prossime ore, mentrela Grecia deve ritardare il suo arrivo per un problema all'aereo), Dilma Vana Rousseff Linhares la politica ed economista, membro del Partido dos Trabalhadores , attuale e 36.mo presidente brasiliano è uscita allo scoperto ("Chi protesta contro i Mondiali di calcio è contro il governo"), tanto da far ipotizzare addirittura una clamorosa diserzione alla cerimonia di apertura, proprio per evitare fischi e proteste, come accaduto un anno fa in occasione della Confederation cup.
L'ex guerrigliere marxista mantiene ancora un comodo vantaggio sui rivali nei sondaggi in vista del voto di ottobre ma continua a perdere consenso e non intende certo offrire il fianco a chi punta a politicizzare la più importante vetrina sportiva del mondo.
Un anno fa l'esplodere dei movimenti di protesta contro il torneo iridato colse di sorpresa il governo di Dilma. La politica delle grandi costruzioni perla Coppa del mondo Fifa e le Olimpiadi 2016 ha provocato deficit consistenti nelle casse dei vari Stati, con l'unico risultato di alimentare il malessere nelle classi sociali meno abbienti.
E mentre le Nazionali stanno arrivando alla spicciolata sul continente (ieri è stato il turno di Colombia e Svizzera, altri team sbarcheranno nelle prossime ore, mentre
L'ex guerrigliere marxista mantiene ancora un comodo vantaggio sui rivali nei sondaggi in vista del voto di ottobre ma continua a perdere consenso e non intende certo offrire il fianco a chi punta a politicizzare la più importante vetrina sportiva del mondo.
Un anno fa l'esplodere dei movimenti di protesta contro il torneo iridato colse di sorpresa il governo di Dilma. La politica delle grandi costruzioni per
Rai Giornaleradio)



Nessun commento:
Posta un commento