L’ex generale in pensione Khalifa Haftar, ora a capo di un esercito paramilitare dotato anche di aerei e elicotteri, ha lanciato i suoi uomini contro le milizie integraliste islamiche. Il governo di Tripoli ha gridato al colpo di Stato con un comunicato congiunto di governo, parlamento e esercito, letto dal presidente del Congresso generale nazionale (Cng, parlamento) Nouri Abou Sahmein, nel quale l'attacco compiuto da Haftar viene definito "al di fuori della legittimità dello Stato"
La Libia ripiomba nel caos. Con l'offensiva sferrata da Khalifa Haftar, ex generale in pensione ora a capo di un esercito paramilitare dotato anche di aerei e elicotteri che ha lanciato i suoi uomini contro le milizie integraliste islamiche, definendole gruppi di terroristi. Il risultato è stato un durissimo scontro con un bilancio – ancora provvisorio - di 79 morti e oltre 140 feriti. Il governo di Tripoli ha gridato al colpo di Stato con un comunicato congiunto di governo, parlamento e esercito, letto dal presidente del Congresso generale nazionale (Cng, parlamento) Nouri Abou Sahmein, nel quale l'attacco compiuto da Haftar viene definito "al di fuori della legittimità dello Stato", un vero e proprio "colpo di stato". Intanto l'esercito regolare libico ha dichiarato una zona di esclusione aerea su Bengasi (est), minacciando di abbattere qualunque aereo militare sorvoli l'area. Lo stato maggiore dell'esercito, si legge in un comunicato reso noto dall'agenzia libica Lana, "dichiara Bengasi e le sue periferie zone di esclusione aerea, fino a nuovo ordine".
Lui, Khalifa Haftar, che dopo vent'anni negli Stati Uniti, era tornato in Libia nel 2011 e aveva partecipato alla rivolta contro il regime di Muammar Gheddafi, ora è a capo di un cosiddetto "esercito nazionale" e afferma di agire di sua iniziativa, ma al suo fianco vi sono molti ufficiali e soldati dell'esercito regolare di Tripoli e a sua disposizione ha armamenti governativi.
L'attacco, dopo che i bombardamenti e i combattimenti di ieri nel centro della città dell'est libico hanno lasciato sul campo almeno 37 morti e oltre 150 feriti, è proseguito oggi e, stando alle parole di Haftar, non si fermerà. "L'operazione militare - ha assicurato - continuerà fino a ripulire Bengasi dai terroristi".
Secondo alcuni esperti l'obiettivo del generale in pensione è partire da Bengasi per prendere il potere in Libia con un colpo di stato. Altri ritengono invece che possa essere l'uomo forte in grado di eliminare una volta per tutte i gruppi fondamentalisti e jihadisti che le autorità di transizione di Tripoli finora non sono riuscite neppure a indebolire.
La nostra operazione non è un colpo di Stato e l'obiettivo non è quello di prendere il potere: è la risposta dell'ex generale Khalifa Haftar al governo e parlamento libici. Secondo quanto riferito da Hafter alla stampa, l'operazione da lui lanciata venerdì e battezzata 'Dignità' mira a ripulire la Libia dai terroristi. ''Abbiamo cominciato questa battaglia e continueremo fino a raggiungere il nostro scopo. Il popolo libico è con noi'', ha aggiunto specificando che altri suoi uomini erano pronti ad intervenire in diverse zone della Cirenaica.
La nostra operazione non è un colpo di Stato e l'obiettivo non è quello di prendere il potere: è la risposta dell'ex generale Khalifa Haftar al governo e parlamento libici. Secondo quanto riferito da Hafter alla stampa, l'operazione da lui lanciata venerdì e battezzata 'Dignità' mira a ripulire la Libia dai terroristi. ''Abbiamo cominciato questa battaglia e continueremo fino a raggiungere il nostro scopo. Il popolo libico è con noi'', ha aggiunto specificando che altri suoi uomini erano pronti ad intervenire in diverse zone della Cirenaica.
(RAi Giornaleradio)

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