giovedì 29 maggio 2014

Sudan: papà Daniel abbraccia la piccola Maya, ma Meriam torna in carcere...





Italians for Darfur rilancia la raccolta di firme per la liberazione della giovane donna


“Ieri finalmente Daniel ha potuto vedere e abbracciare Maya, nata nelle prime ore del 27 maggio. È felice anche se l’angoscia del futuro che attende sua moglie turba la gioia per la nascita della sua seconda figlia. Mi ha pregato di ringraziare e salutare tutti gli italiani che stanno sostenendo la campagna-petizione che chiede la liberazione di Meriam”. È quanto afferma Antonella Napoli, presidente di Italians for Darfur che ha parlato con il marito di Meriam Yayia Ibrahim Ishag, la donna cristiana condannata a morte in Sudan per apostasia. “Maya sta bene, ma non è una bimba libera. Come Martin, il fratellino che da febbraio è in carcere con la mamma” ha sottolineato la Napoli su Twitter dove ha postato la prima foto della piccola e rilanciato l’appello per la raccolta di firme da inviare al governo del Sudan affinché conceda la libertà alla giovane donna.

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