Non solo la guerra in Siria ma anche una soluzione pacifica che possa interessare Israele e la Palestina.
Il Papa è in Terra Santa. Il suo pensiero, durante questo viaggio, non è potuto che essere rivolto da una parte alla guerra civile in corso nella vicina Siria, dall'altra alle tensioni che da lungo tempo intercorrono tra Israele e la Palestina.
Un dramma che non sembra trovare alcuna pace e che ha fatto in modo che il capo della Chiesa Cattolica si rivolgesse a entrambe le guide invitandole a “elevare insieme con me un'intensa preghiera invocando da Dio il dono della pace”. Un percorso che potrebbe avere luogo proprio nello stato all'interno di Roma, visto cheFrancesco ha sottolineato che “offro la mia casa in Vaticano per ospitare questo incontro di preghiera. Costruire la pace è difficile, ma vivere senza pace è un tormento”. Un appuntamento che pare essere stato accolto pienamente.
Intanto con l'arrivo a Betlemme, il papa ha incontrato Abu Mazen e durante il viaggio verso quella che è nota come piazza della Mangiatoia si è fermato al muro che separa Israele dalla Palestina; lì è sceso dalla vettura, si è avvicinato e sfiorandolo con la mano e con la testa si è lasciato a un momento di preghiera.
(Articolo Tre)
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