lunedì 12 maggio 2014

Siria, la città di Aleppo è senz'acqua Sabotaggio di Al-Qaeda. Attivisti denunciano crisi umanitaria....





Da domenica 4 maggio Aleppo, nel Nord della Siria, è senza acqua corrente a causa del blocco imposto da miliziani qaedisti e rischia una catastrofe umanitaria.
L'appello disperato per ripristinare il servizio idrico è arrivato via Skype. Le fonti sono alcuni attivisti che vivono ad Aleppo, i quali hanno precisato che alcuni gruppi di miliziani, tra cui i qaedisti della Jabhat an Nusra, hanno chiuso le condotte della centrale di distribuzione idrica situata nell'area di Suleiman al Halabi. «Il loro intento era quello di non far arrivare l'acqua ai quartieri occidentali, controllati dalle forze lealiste», ma «la chiusura parziale ha danneggiato l'intera rete di distribuzione, lasciando a secco gran parte della città».
I MILIZIANI HANNO SEQUESTRATO LA CENTRALE. I miliziani hanno inoltre impedito agli impiegati della società idrica locale di accedere alla centrale. «Senza gli esperti la rete idrica rischia di esser danneggiata in modo grave e di causare una catastrofe umanitaria», ha affermato dal canto suo l'organizzazione Madani, che ad Aleppo e in altre regioni della Siria ha l'obiettivo di «sostenere la società civile verso una transizione democratica».
SINTOMI DI MALATTIE. Testimonianze da Aleppo hanno descritto lunghe code di civili ai pozzi e alle fontane, per raccogliere acqua pulita. «Ci sono già sintomi di malattie causate dall'assenza di acqua o dal contatto con acqua inquinata», è scritto nel comunicato diffuso da Madani. «Con l'arrivo dell'estate il rischio è di un'epidemia di malattie cutanee», anche a causa della scarsità di medici e di cliniche attrezzate, in particolare nella zona orientale di Aleppo controllata dagli insorti.
Lunedì, 12 Maggio 2014
(Lettera 43)

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