A un mese dal rapimento di quasi 300 studentesse nigeriane da parte dei terroristi di Boko Haram, il governo ha stabilito un «contatto indiretto» con i sequestratori.
È quanto affermato da Sky News, che ha citato fonti di intelligence ma non ha aggiunto altri dettagli sulle eventuali trattative in corso.
Secondo l'emittente i guerriglieri avrebbero disseminato l'area in cui le liceali sono tenute prigioniere di mine e trappole esplosive per impedire che le ragazze siano liberate.
DRAMMATICHE TESTIMONIANZE.L'incubo è ancora vivo anche negli occhi e nelle parole delle poche fortunate scampate all'inferno. Dalla Nigeria sono arrivate le prime drammatiche testimonianze di alcune delle ragazze riuscite a fuggire. «Ho ancora paura», ha raccontato alla Cnn una delle giovani che si sono salvate la notte del 14 aprile nel liceo femminile di Chibok, nel nord-est del Paese.
DA MICHELLE OBAMA AL PAPA. Intanto, dopo Michelle Obama, anche il premier britannico David Cameron ha mostrato il cartello con la scritta #BringBackOurGirls con cui personaggi di tutto il mondo si sono fatti ritrarre.
E non è mancata l'adesione alla campagna di papa Francesco, che ha invocato la preghiera di tutti per la loro sorte.
Le ricerche proseguono, con le autorità locali sostenute da un team di esperti di intelligence americani, francesi e inglesi, ma si teme che le ragazze siano già state trasferite oltreconfine, in attesa di essere vendute.
È quanto affermato da Sky News, che ha citato fonti di intelligence ma non ha aggiunto altri dettagli sulle eventuali trattative in corso.
Secondo l'emittente i guerriglieri avrebbero disseminato l'area in cui le liceali sono tenute prigioniere di mine e trappole esplosive per impedire che le ragazze siano liberate.
DRAMMATICHE TESTIMONIANZE.L'incubo è ancora vivo anche negli occhi e nelle parole delle poche fortunate scampate all'inferno. Dalla Nigeria sono arrivate le prime drammatiche testimonianze di alcune delle ragazze riuscite a fuggire. «Ho ancora paura», ha raccontato alla Cnn una delle giovani che si sono salvate la notte del 14 aprile nel liceo femminile di Chibok, nel nord-est del Paese.
DA MICHELLE OBAMA AL PAPA. Intanto, dopo Michelle Obama, anche il premier britannico David Cameron ha mostrato il cartello con la scritta #BringBackOurGirls con cui personaggi di tutto il mondo si sono fatti ritrarre.
E non è mancata l'adesione alla campagna di papa Francesco, che ha invocato la preghiera di tutti per la loro sorte.
Le ricerche proseguono, con le autorità locali sostenute da un team di esperti di intelligence americani, francesi e inglesi, ma si teme che le ragazze siano già state trasferite oltreconfine, in attesa di essere vendute.
(Lettera 43)

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