Bombardare le posizioni dei militanti dello Stato Islamico in Siria ed Iraq è costato dall”8 agosto ( data di inizio delle operazioni) al 27 settembre, una cifra tra i 780 ed i 930 milioni di dollari. Ai soli Stati Uniti. Calcoli e cifre a firma del Guardian e soprattutto del Center on strategic and budgetary…
Bombardare le posizioni dei militanti dello Stato Islamico in Siria ed Iraq è costato dall”8 agosto ( data di inizio delle operazioni) al 27 settembre, una cifra tra i 780 ed i 930 milioni di dollari. Ai soli Stati Uniti. Calcoli e cifre a firma del Guardian e soprattutto del Center on strategic and budgetary assessments (Csba), un’agenzia legata al Pentagono, ferrata in questioni legate alla difesa.
“Un’operazione aerea di livello moderato” – scrive la Csba – che impiegasse duemila unità potrebbe costare fino a 320 milioni di dollari al mese, cioè 3,8 miliardi in un anno. Il costo delle operazioni future dipende innanzitutto da quanto a lungo continueranno le operazioni, dalla loro intensità e dall’eventuale decisione di impiegare altre forze di terra”. Logico. Tradotto in cifre : con altri cinquemila soldati, si spenderebbero anche 570 milioni di dollari al mese che arriverebbero facilmente fino a quasi due miliardi al mese con 25mila unità schierate sul campo.
La Casa Bianca ha chiesto 550 milioni di dollari per addestrare i ribelli siriani moderati, ma non è chiaro come saranno impiegati questi soldi, scrive il Guardian. Il Pentagono stima di poter formare fino a 5.000 siriani in un anno, ma i costi potrebbero arrivare a 1,5 miliardi per formare un gruppo di circa 15mila unità.
(Il Journal)
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