mercoledì 8 ottobre 2014

Nigeria: il leader di Boko Haram è tornato...(Video)






Tra lo stupore di tutti coloro che lo davano per morto per la terza volta (dopo il 2009 e il 2013), Abubakar Shekau , il leader di Boko Haram in Nigeria,è tornato a parlare in un video.
E il tragico ritrovamento di 7 persone uccise e sgozzate ieri nel nord-est del paese, a Ngambi, nello stato di Borno, rischia di non essere una coincidenza.
Solo qualche settimana fa, l’esercito camerunense aveva annunciato la morte di Shekau, avvenuta nel corso di combattimenti a cavallo sulla linea di confine tra Camerun e Nigeria e ne aveva diffuso anche la foto. Ma a quanto pare, l’ ’erba cattiva non muore mai’. I suoi ritorni ‘singhiozzanti’alimentano sempre di più il mito del terrorista arcigno e arrogante. L’ultimo video del 2 ottobre, in barba a tutti coloro che lo volevano morto, lo ritrae in carne ed ossa :”Eccomi! Sono ancora vivo. Alcuni si chiedono se Shekau abbia due anime. No! Ne ho una soltanto, quella di Allah!”. Il video, non ancora analizzato completamente dagli esperti, sembra mostrare il volto di un fantasma, oramai leggendario.
Un discorso di un quarto d’ora in haoussa (la lingua più diffusa nella Nigeria del nord) e in arabo per affermare in modo perentorio che i suoi stanno regnando, attraverso i principi islamici, su un ‘califfato’. Circondato al solito dai fedeli soldati alla guida di una 4×4, il discorso di Abubakar si rivolge in particolare all’ esercito nigeriano, incapace di affrontare le situazioni e codardo, che ha finito per esasperare il mondo intero e per  offrire dell’isitituzione dell’arma ‘la peggiore rappresentazione possibile’.


Shekau, che ha fatto tremare tutti, a maggio scorso, con i suoi video che rivendicavano il rapimento delle 276 ragazze dal dormitorio di Chibok, in cui, esaltando la cultura islamica come unica e sola, dichiarava che “l’educazione occidentale doveva cessare, perché corrotta e malata”, secondo Human Right Watch ,si sarebbe macchiato del sangue di più di 3 mila persone in 5 anni. Negli ultimi tre anni ha sferrato duri attacchi alla cominità cristiana in Nigeria, sposando in pieno le tattiche di al Quaeda e gli Shebab e finanziandosi con il crimine.
Il dipartimento di stato americano ha offerto 7 milioni di dollari a chiunque sia in grado di fornire informazioni utili alla sua cattura, mantenendo così il posto numero uno nella top ten degli uomini più ricercati in Africa.

(Il Journal)

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