mercoledì 10 aprile 2013

Siria: a Damasco battaglia arriva a piazza Abbasidi....

(di Lorenzo Trombetta) (ANSAmed) - BEIRUT, 10 APR - Doveva essere la piazza Tahrir di Damasco, quella dove nel marzo 2011, all'inizio delle inedite proteste anti-regime, sarebbero affluite decine di migliaia di manifestanti pacifici. Ma ben presto e' diventata una caserma a cielo aperto, roccaforte delle truppe fedeli al presidente Bashar al Assad, ed e' oggi uno snodo cruciale a poche centinaia di metri dalla linea del fronte tra forze governative e ribelli.

Intanto anche oggi si registrano in Siria - secondo il bilancio non verificabile degli attivisti anti-regime - almeno 75 persone uccise, mentre l'Ong Osservatorio nazionale per i diritti umani (Ondus) cita fonti locali secondo le quali una famiglia di dieci beduini - padre, madre e otto figli - e' stata sterminata in una tenda lungo la strada fra Homs e Tartus.

L'Ondus non indica chi sarebbero i responsabili della strage.

Piazza degli Abbasidi, intitolata alla celebre dinastia islamica, e' una rotonda posta sul lato nord-orientale della citta' e da anni costituisce la frontiera informale tra i quartieri benestanti di Tijara e Qusur, abitati in prevalenza da famiglie della borghesia cristiana, e le depresse periferie di Jawbar e Qabun. Questi ultimi due rioni sono da mesi ormai sotto il controllo dei ribelli, in larga parte sunniti con tendenze fondamentaliste.

''I ribelli sono ormai affacciati su piazza degli Abbasidi'', afferma all'ANSA un residente della zona, che preferisce mantenere l'anonimato per motivi di sicurezza. ''Hanno occupato un alto edificio tra Jawbar e il viale Fares al Khuri e da li' possono sparare sui carriarmati governativi''. Circa dieci giorni fa gli insorti avevano annunciato di aver conquistato la stazione dei bus a nord della piazza, all'altra estremita' del vialone Khuri, che collega gli Abbasidi con la periferia nord-orientale.

''Colpi di mortaio ormai cadono quasi ogni giorno sul viale e danneggiano edifici e automobili'', affermano altri residenti del quartiere di Tijara. ''Molti abitanti di Tijara e Qusur hanno lasciato le loro case per timore che le abitazioni diventino bersaglio nella battaglia'', afferma la fonte. Di notte nessuno si azzarda ormai piu' a girare a piedi o in auto per la capitale. ''Tantomeno nessuno si avventura agli Abbasidi.

Anche di giorno - prosegue - si rischia di essere colpiti da cecchini, dall'una o dall'altra parte''. Un tempo trafficata rotonda cittadina, la piazza era nota anche per l'omonimo stadio. Nei primissimi giorni di proteste pacifiche a Damasco, nel marzo 2011, migliaia di manifestanti provenienti da Jawbar e Qabun tentarono invano di raggiungere gli Abbasidi con l'intento di occuparla come era successo due mesi prima a piazza Tahrir del Cairo. Allora le forze di sicurezza aprirono il fuoco direttamente contro i cortei.

Diversi filmati amatoriali diffusi nei giorni scorsi mostrano, miliziani fondamentalisti arroccati nelle abitazioni di Jawbar piu' prossime agli Abbasidi e giocare al gatto e al topo con le truppe lealiste. ''Ormai i governativi non entrano piu' a Jawbar. Al massimo - aggiunge la fonte - tentano una sortita di breve tempo con le telecamere della tv di Stato per mostrare che 'controllano il quartiere'''. (ANSAmed).

Nessun commento:

Posta un commento