Per il presidente russo, a Kiev c'è stato un colpo di stato ma non c'è alcun motivo per inviare truppe. Gazprom cancellerà lo sconto sul gas concesso all'Ucraina
Il leader del Cremlino Vladimir Putin ha definito la caduta dell'ormai ex presidente ucraino Viktor Ianukovich e la conseguente instaurazione di un nuovo governo a Kiev "un'azione incostituzionale" e "una presa del potere con le armi". Al momento, per Putin, "non c'è la necessità" di inviare truppe russe in Ucraina, anche se "la possibilità rimane". Ma "la Russia si riserva il diritto di ricorrere a tutti i mezzi per proteggere i russi in Ucraina". Per il leader del Cremlino, Viktor Ianukovich "non ha avvenire politico" pur essendo il "legittimo" capo di Stato in Ucraina. "Siamo pronti - ha proseguito - a tenere il G8, ma se i nostri partner non vogliono venire, non vengano".
A partire da aprile la Russia cancellerà lo sconto sul gas concesso a dicembre all'Ucraina che ha fatto scendere il prezzo del metano da circa 400 a 268,5 dollari per mille metri cubi. Lo fa sapere l'ad di Gazprom Alexiei Miller. Il gigante russo del gas ha poi proposto di concedere a Kiev due o tre miliardi di dollari per l'acquisto del gas, sottolineando che l'Ucraina deve alla Russia 1,53 miliardi di dollari per il metano e che ieri da Kiev hanno già fatto sapere di non essere in grado di pagare per intero il debito relativo al mese di febbraio.
Intanto gli Usa hanno ''sospeso tutti i legami militari'' con la Russia, incluse ''le esercitazioni e le riunioni bilaterali'' afferma il portavoce della Difesa americana John Kirby. La sospensione è stata decisa ''alla luce dei recenti sviluppi in Ucraina'' e anche se il dipartimento della Difesa ha un interesse nelle relazioni militari con la Russia ''per rafforzare la trasparenza, migliorare la comprensione reciproca e ridurre i rischi''. Le sanzioni Usa contro la Russia arriveranno "probabilmente in settimana".
"Se gli Usa introdurranno sanzioni contro la Russia - annuncia il consigliere economico del Cremlino Serghiei Glaziev - Mosca sarà costretta a lasciare il dollaro per altre valute e creare il proprio sistema di calcolo e pagamenti". Il Cremlino però fa marcia indietro: una fonte di alto livello della presidenza ha precisato a Ria Novosti che quelle dichiarazioni non riflettono la posizionedel Cremlino e rappresentano la sua opinione personale.
E stamani Putin ha ordinato alle truppe impegnate sino a ieri in una maxi esercitazione militare nei distretti centrale e occidentale del Paese, anche ai confini con l'Ucraina, di rientrare nelle loro sedi permanenti: lo ha reso noto il suo portavoce, Dmitri Peskov. Le manovre, iniziate il 26 febbraio, avevano coinvolto 150 mila uomini, 90 aerei, 120 elicotteri, 880 carri armati, oltre 1200 mezzi di vario genere e sino a 80 navi della flotta del Nord e del Mar Baltico.
Intanto c'è una mossa distensiva di Kiev verso Mosca: il presidente ad interim Oleksandr Turcinov ha annunciato che non approverà la decisione del Parlamento ucraino di cancellare la legge del 2012 che consente più di una lingua ufficiale finché non ci sarà una nuova legislazione in materia. La Casa Bianca, dal canto suo, ha appena annunciato un pacchetto di aiuti destinato a sostenere il governo ucraino, compreso un miliardo di dollari in garanzie sui prestiti per compensare l'eventuale perdita di sussidi energetici dalla Russia.
Iulia Timoshenko - ''Le Nazioni Unite, i leader mondiali possono mediare e trattare con il Cremlino. Ma non i passaggi diplomatici non bastano, occorre imporre sanzioni economiche alla Russia. Soprattutto se ci sarà un'ulteriore escalation di violenza". Lo ha detto a Sky Tg24 l'ex premier ucraino Iulia Timoshenko, chiedendo una mediazione internazionale. "L'Ucraina - ha spiegato nel corso dell'intervista esclusiva - non riesce da sola a proteggersi, dunque l'opzione degli ispettori internazionali è sul tavolo delle trattative. Ma dobbiamo ricordare che c'è un trattato del 1994, siglato a Budapest con Russia, Regno Unito e Stati Uniti: abbiamo ceduto volontariamente l'arsenale nucleare presente sul nostro territorio e in cambio i russi si erano impegnati a rispettare i nostri confini''. Secondo l'ex premier di Kiev, ''Questo trattato è stato violato. Sono sicura che Stati Uniti, Regno Unito e anche l'Unione Europea faranno rispettare l'accordo di Budapest, ci aiuteranno a garantire il rispetto del diritto internazionale". "Credo - ha aggiunto Timoshenko a Sky TG24 HD - che i negoziati non possano essere portati avanti da ucraini e russi, dopo l'aggressione militare che abbiamo subito. Non può esserci dialogo diretto in questo momento. . Nel corso dell'intervista esclusiva oltre che della crisi in Crimea Timoshenko ha parlato inoltre delle violenze subite nei tre anni di prigionia.
John Kerry - Il segretario di Stato Usa John Kerry ha arringato la folla in piazza Indipendenza, a Kiev, centro della protesta antigovernativa che ha portato alla caduta dell'ex presidente Viktor Ianukovich: "Vi aiuteremo", ha detto Kerry. "Il presidente Obama sta pianificando un vasto piano di aiuti"...
(ANSA.it)

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