Lui è Mohammad Dhullah, 7 mesi. È arrivato domenica pomeriggio nel nostro ospedale di #Kabul, portato in ambulanza dal nostro Posto di primo soccorso di Ghazni.
La madre lo stava tenendo in braccio quando è stato trafitto da una pallottola: il proiettile è entrato dalla parte destra della regione lombo-sacrale ed è uscito dalla parte lombo-gluteale di sinistra.
Dopo averlo visitato in pronto soccorso lo abbiamo subito portato in sala operatoria dove Rehinold, il nostro chirurgo generale, lo ha operato.
Gli organi addominali non sono stati lesi ma a essere stata danneggiata è la colonna lombare. Il nostro personale ha cercato di fermare la fuoriuscita di liquido spinale ma non sappiamo ancora quali potranno essere i danni effettivi subiti da Mohammad Dhullah: gli abbiamo dato antibiotici per ridurre il rischio di meningite dovuto all'infezione del liquido spinale mentre per valutare eventuali danni neurologici dobbiamo aspettare i prossimi giorni.
Al momento, seppure con fatica, riesce a muovere le gambe nel suo lettino.
Trovarsi davanti a storie come la sua, e come quella di tanti bambini afghani, è difficile. È difficile per il nostro staff non farsi prendere dalla rabbia o dall'emozione, ma è fondamentale: bisogna continuare, giorno dopo giorno, paziente dopo paziente, a esser forti e a tenere sempre a mente che purtroppo siamo una delle poche, se non l'unica, possibilità che queste persone hanno....
La madre lo stava tenendo in braccio quando è stato trafitto da una pallottola: il proiettile è entrato dalla parte destra della regione lombo-sacrale ed è uscito dalla parte lombo-gluteale di sinistra.
Dopo averlo visitato in pronto soccorso lo abbiamo subito portato in sala operatoria dove Rehinold, il nostro chirurgo generale, lo ha operato.
Gli organi addominali non sono stati lesi ma a essere stata danneggiata è la colonna lombare. Il nostro personale ha cercato di fermare la fuoriuscita di liquido spinale ma non sappiamo ancora quali potranno essere i danni effettivi subiti da Mohammad Dhullah: gli abbiamo dato antibiotici per ridurre il rischio di meningite dovuto all'infezione del liquido spinale mentre per valutare eventuali danni neurologici dobbiamo aspettare i prossimi giorni.
Al momento, seppure con fatica, riesce a muovere le gambe nel suo lettino.
Trovarsi davanti a storie come la sua, e come quella di tanti bambini afghani, è difficile. È difficile per il nostro staff non farsi prendere dalla rabbia o dall'emozione, ma è fondamentale: bisogna continuare, giorno dopo giorno, paziente dopo paziente, a esser forti e a tenere sempre a mente che purtroppo siamo una delle poche, se non l'unica, possibilità che queste persone hanno....
(Emergency)

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